Germania, Greta Thunberg allontanata con i manifestanti per “salvare” il paesino di Lützerath
Lützerath: anche Greta Thunberg ha deciso di unirsi alla protesta ed è stata allontanata dalla polizia perché non ha rispettato le loro richieste
L’attivista svedese Greta Thunberg è stata allontanata domenica dalla polizia insieme ad altri manifestanti mentre protestava contro la demolizione del villaggio tedesco di Lützerath per l’espansione di una miniera di carbone.
Thunberg non ha ottemperato alla richiesta della polizia di lasciare l’area, spingendo gli agenti a scortarla fisicamente via, ha riferito il media tedesco Bild.
Lützerath occupato da quasi due anni
Gli attivisti per il clima occupano da più di due anni il villaggio di Lützerath nello stato occidentale del Nord Reno-Westfalia per protestare contro la sua demolizione al fine di ampliare la miniera di carbone di Garzweiler. È dalla settimana scorsa però che si sono intensificate le manifestazioni nei pressi del paesino, in previsione dell’imminente inizio dello sgombro della zona. Mercoledì scorso, infatti, la polizia ha iniziato le operazioni per liberare l’area e permettere così la demolizione di Lützerath.
La Thunberg si è unita agli attivisti sabato, durante una grande manifestazione nei campi fuori Lützerath. Greta ha tenuto lungo discorso, nel quale dichiara che l’accordo di compromesso del governo tedesco con il proprietario della miniera di carbone, la società RWE, era “vergognoso”.
Secondo la polizia, nove attivisti sono stati portati in ospedale, ha riferito Bild. Più di 70 agenti di polizia sono rimasti feriti nell’operazione per allontanare i manifestanti.
Leggi anche: Proteste contro i cambiamenti climatici: occupata un’autostrada di Berlino
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter
Immagine di copertina: da Pixabay