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Germania, Bild licenzia 200 collaboratori. Li sostituirà con l’Intelligenza Artificiale

Il giornale scandalistico più venduto in Germania si prepara a un futuro digitale, chiudendo alcune delle sedi regionale e licenziando il 20% dei lavoratori

Martedì 20 giugno la società Axel Springer ha comunicato ai suoi dipendenti che il Bild chiuderà sei delle 18 sedi regionali. L’obiettivo futuro è quello di produrre e gestire i giornali locali da Berlino. Redattore, photo editor, correttore di bozze, impaginatore e segretario sono ruoli che non “esisteranno più come oggi”. “Purtroppo questi colleghi”, si afferma nella mail, “svolgono compiti che saranno sostituiti dall’IA e/o da processi nel mondo digitale”.

Il numero di licenziamenti si stima aggirarsi intorno ai 200, cifra “bassa” in una società di circa 1000 dipendenti. La notizia non è però un fulmine a ciel sereno in quanto, già a inizio anno, l’amministratore delegato Mathias Döpfner aveva annunciato una ristrutturazione radicale della società. In effetti dal 1° gennaio 2024, la strategia aziendale sarà “Digital Only” per poter continuare a crescere digitalmente.

L’uso dell’intelligenza artificiale

“Per quanto mi riguarda, non mi stancherò mai […] di chiedere che gli editori abbiano la loro parte nei mezzi di comunicazione elettronici che esistono finora e, ancor più, in tutti i nuovi sistemi di informazione che ci verranno proposti in futuro”. Queste le parole premonitrici del fondatore della società di media e tecnologia Axel Springer, già nel 1978. L’impronta aziendale è sempre stata fortemente avanguardista per quanto riguarda le novità tecnologiche e mediatiche.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha una duplice funzione: da un lato quello di “creare più tempo e spazio per la creatività giornalistica di redattori e reporter”. Dall’altro, secondo un portavoce del Bild, l’AI permetterebbe al giornalismo di migliorarsi e rimanere indipendente per un tempo sempre più lungo. Concretamente l’IA sarà presto in grado di occuparsi dell’impaginazione dei giornali stampati.

Pur non essendo l’unica azienda a guardare con interesse all’intelligenza artificiale, altre sono per esempio BuzzFeed, il Daily Mirror e il Daily Express, non mancano di certo le perplessità. Strumenti di IA come ChatGPT sono in grado di generare testi sofisticati a partire da semplici richieste dell’utente. Ma molto spesso i risultati sono imprecisi o contengono informazioni scorrette. Un caso eclatante è stato la pubblicazione di “un’intervista” a Michael Schumacher, generata però dall’intelligenza artificiale. La famiglia del campione del mondo di F1 ha avviato un’azione legale contro gli editori della rivista.

“Evitare i licenziamenti” all’interno di Bild

La perdita di posti di lavoro associata alla ristrutturazione del giornale non ha “nulla a che fare con l’uso dell’IA”, secondo un portavoce del Bild. La motivazione principale è la generale riorganizzazione delle attività dei giornali regionali. In particolare, saranno chiuse sei sedi locali, mentre altre saranno accorpate in un’unica macro-sede. Certo è che la tecnologia sarà utilizzata per supportare i giornalisti nel loro lavoro.

La DJV, l’associazione dei giornalisti tedeschi, ha criticato i piani di Springer definendoli una mossa “antisociale, (…) ma anche estremamente stupida dal punto di vista economico”. Il leader della DJV ha parlato di responsabilità del gruppo mediatico: l’azienda, infatti, dev’essere in grado di offrire un’alternativa lavorativa nel caso in cui fossero colpiti dai tagli. Ad ogni modo Springer stessa ha assicurato ai propri dipendenti di voler trovare delle soluzioni socialmente accettabili e di voler evitare i licenziamenti obbligatori.

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