Cosa ha raccontato di sé Quentin Tarantino a Berlino

Quentin Tarantino a Berlino, cosa ha raccontato di sé nel suo libro Cinema Speculation, all’Admiralspalast

Il 12 aprile Quentin Tarantino, all’Admiralspalast, in una coinvolgente performance, ha raccontato in che modo si è appassionato al mondo del cinema a soli 7 anni, presentando il suo libro Cinema Speculation. 

“Non posso lamentarmi della mia vita”

Quentin Tarantino, regista premio Oscar, autore di bestseller del New York Times, celebra l’uscita del suo atteso libro di saggistica d’esordio, al Cinema Speculation. Il libro è diviso in due parti: in parte autobiografico, in parte teoria del cinema. Racconta la sua infanzia dagli anni 70′, fino a divenire una celebrità mondiale e star di fama internazionale ammirata dai giovani ai più grandi.

La lettura ha proposto un’interessante discussione sui principali film americani degli anni 70′ che lo hanno fatto crescere sopratutto a New Hollywood.

Tarantino, nella sua lettura, ci offre uno squarcio sulla prospettiva del cinema, con la sua rigogliosa immaginazione e la sua dedizione alla narrativa sedimentata. Immergendosi, in alcuni estratti dal suo libro, il fulcro della presentazione all’Admiralsplatz, è il carattere anche critico che risiede in esso, sul tema del cinema. Regala ampio spazio alla critica cinematografica, teoria del cinema e reportage e un intensa storia personale.

Come si diventa Quentin Tarantino?

La gente vuole sapere come si diventa Quentin Tarantino e, Tarantino, con il reportage, lo spiega.

Il presentatore, Steven Gätjen, lo presenta così “facciamo un grande applauso alla leggenda vivente, il maestro stesso”,  quel ragazzino che cominciò ad appassionarsi in un negozio dove acquisì la sua immensa conoscenza del cinema. Ancora oggi, riesce ad emozionarci con la sua storia di “astro nascente”. Un bambino che, all’età di 7 anni, si recava al cinema perché “costava poco” insieme a sua madre. Con la madre, Mama Connie, non sono chiari i motivi, non vuole condividere nemmeno un centesimo della sua fortuna. Il regista, al riguardo, preferisce tacere. 

Un linguaggio cinematografico espresso in alcuni classici con un effetto “paradossale”; un uomo che omaggiando i suoi artisti coetanei, è riuscito senza nemmeno un soldo a diventare uno dei migliori cineasti della sua generazione.

Astro nascente

Quentin Tarantino, classe 1963, originario del Tennenssee figlio di un musicista e un’infermiera, sviluppa fin da piccolo una grande passione per il cinema. Un fan degli spaghetti-western di Sergio Leone che, a soli 7 anni, si recava al cinema, riferisce il regista, accompagnato dalla mamma. A soli 14 anni, scrive la sua prima sceneggiatura Captain Peachfuzz and the Anchovy Bandit. Tra le varie sceneggiature, ricordiamo:  Charlie Brown, Le Iene, Pulp Fiction, Kill Bill, Bastardi senza gloria, Django Unchained, The Hateful Eight.

Ricordiamo inoltre che, il regista ha girato a Babelsberg ed è vissuto a Berlino per Bastardi Senza Gloria (che però non ha nessuna scena ambientata a Berlino)

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Immagine di copertina: Pixabay