Berlino, riapre il leggendario Pressecafé, il bar con il murale socialista accanto ad Alexanderplatz
Prevista per il 2024 la riapertura del Pressecafé, luogo frequentato dai giornalisti della DDR. Sul palazzo un murale socialista di 76 metri riportato recentemente alla luce
Costruito all’inizio degli anni ’70 ad Alexanderplatz, il Pressecafé era parte della “Haus des Berliner Verlages”, edificio di una casa editrice voluto dal governo della Germania Est. Il cafè era un luogo di incontro per i giornalisti, che lì potevano consultare varie pubblicazioni. L’edificio è ora in ristrutturazione per essere riaperto. É stato anche riportato alla luce il murale socialista dipinto da Willi Neubert.
Il Pressecafé ad Alexanderplatz, una delle testimonianze della Berlino sovietica
Berlino cambia e si evolve anche dal punto di vista architettonico. Fino ad una trentina di anni fa, da una parte del muro dominava ovviamente l’architettura sovietica. Dopo la caduta del muro, gli edifici in stile sovietico sono stati man mano inghiottiti dal resto della città. Restano ancora delle testimonianze della Berlino sovietica, tra cui il murale del Pressecafé ad Alexanderplatz.
Il caffè venne costruito all’inizio degli anni ’70 e fa parte di un complesso più grande, la “Haus des Berliner Verlages”. Questa era una casa editrice all’avanguardia, voluta dal governo della Germania dell’Est per contrastare l’edificio della casa editrice di Axel Springer, costruita direttamente al confine con Berlino Est, nel quartiere dei giornali a Kreuzberg tra il 1959 e il 1965.
Il Pressecafè, punto di incontro tra i giornalisti della DDR, oggi in ristrutturazione
Durante la costruzione dell’Haus des Berliner Verlages, nacque dunque il Pressecafé, che era un caffè e ristorante a due piani. Esso divenne un ritrovo popolare tra i giornalisti che lavoravano nell’edificio ed era frequentato anche da coloro che volevano dare un’occhiata alle pubblicazioni straniere disponibili nel caffè. In particolare, il caffè aveva un insolito accesso a varie pubblicazioni occidentali, che potevano essere consultate.
L’edificio, a lungo rimasto dimenticato, è ora in ristrutturazione. L’obiettivo è quello di riaprirlo come ristorante. Sembrerebbe che ad organizzare il progetto sarà il ristoratore berlinese Alexander Freund, che gestisce già diversi ristoranti a Berlino. Secondo il Berliner Zeitung, la riapertura è prevista per la primavera del 2024 ed il progetto prevede che al piano inferiore venga nuovamente creato un caffè per la stampa. L’estetica dovrebbe ispirarsi a quella del vecchio edificio della DDR e al murale ora riportato alla luce.
Il murale socialista dipinto da Willi Neubert
Per quasi 30 anni, il murale del Pressecafé è rimasto nascosto dietro allo striscione commerciale di un ristorante di bistecche. L’opera è intitolata Die Presse als Organisator (“La stampa come organizzatrice”) ed è stata realizzata da Willi Neubert. Neubert la completò nel 1973, anno in cui l’opera fu esposta al Pressecafé. Essa è lunga 76 metri ed alta 3,50 metri.
Il murale rappresenta il lavoro editoriale nella DDR: sul lato sinistro i giornalisti, sul lato destro la distribuzione della stampa. Immancabile in un murale socialista il volto di Karl Marx. Sembrerebbe però che, all’epoca, vi fossero state delle critiche perché la rappresentazione di Marx era di dimensioni troppo piccole. Vi sono, inoltre, delle scritte presenti nel murale che fanno riferimento alla filosofa Marxista Rosa Luxemburg, al giornale per cui scriveva, il Rote Fahne, ed anche allo Sparakusbunds. Ciò è interessante in quanto la DDR era scettica nei confronti di Rosa Luxemburg, che aveva scritto dei testi di critica a Lenin.
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Immagine: Wikimedia