Berlino dedicherà una placca a Claudio Abbado lì dove visse fino al 2001
Il Senatore per la Cultura Joe Chialo dedicherà una placca a Claudio Abbado, lì dove visse fino al 2001
Ieri, lunedì 19 Giugno 2023, il Ministro della Cultura Joe Chialo ha inaugurato una placca in Ludwigkirchstraße, a Wilmersdorf, nella casa dove l’ex direttore d’orchestra della Filarmonica di Berlino visse fino al 2001. Claudio Abbado nacque a Milano nel 1933 da genitori esperti musicisti. Il padre era violinista e insegnante di musica, la madre invece, insegnante di pianoforte e autrice di libri per bambini. Fu la madre a insegnargli a suonare il pianoforte fin da piccolo. Già all’età di 16 anni, studiava oltre al pianoforte anche composizione, armonia e contrappunto (e successivamente direzione d’orchestra) al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. È considerato uno dei maggiori e più celebrati direttori d’orchestra contemporanei, ed è conosciuto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre del mondo, tra cui figurano l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano, della London Symphony Orchestra, dell’Orchestra dell’Opera di Vienna e, soprattutto, la Filarmonica di Berlino, dei quali è stato il primo e, ad oggi, l’unico italiano a essere stato direttore in pianta stabile e il primo a non provenire da un contesto culturale tedesco-austriaco.
La critica tedesca definì Claudio Abbado “il talento più forte di tutti”
La carriera di Claudio Abbado è stata legata alla Filarmonica di Berlino da ben prima che egli venisse scelto nel 1989 come suo direttore principale, e successore di Herbert von Karajan. Abbado debuttò infatti per la prima volta con la Filarmonica di Berlino nel 1966, subito dopo Seiji Ozawa. Quando Abbado venne a Berlino insieme a Karajan e altri giovani promettenti direttori d’orchestra, la critica lo giudicò subito come “il talento più forte di tutti”. Di conseguenza, poiché nessuno aveva intenzione di sprecare un simile talento, lo invitarono a tornare l’anno successivo. Per l’occasione, il concerto includeva: pezzi orchestrali di Alban Berg, Lieder Rückert di Gustav Mahler e la settima sinfonia di Ludwig van Beethoven. Questi pezzi riflettevano già allora, i punti focali che avrebbero poi plasmato il futuro lavoro del direttore d’orchestra italiano. Dopo l’anno 1967, tornò ben 33 volte come ospite della Filarmonica di Berlino, prima che gli venisse offerto il ruolo di direttore principale, per sostituire Karajan.
Dal 2002 in poi
Nel 2002, al termine del suo incarico presso la Filarmonica di Berlino, Abbado è tornato in Italia, dove ha continuato a lavorare con la Chamber Orchestra of Europe e la Mahler Chamber Orchestra, e ha fondato la Lucerne Festival Orchestra nel 2003 e l’Orchestra Mozart di Bologna nel 2004. È deceduto a Bologna nel 2014 a causa di un lungo cancro.
Di seguito alcune sue dichiarazioni di Abbado nel corso degli anni:
“Per me la musica non ha nulla a che fare con il lavoro. È una grande, profonda passione”, dichiarò in un’intervista a Die Zeit in occasione del suo 80° compleanno.
“Il termine ‘grande direttore d’orchestra’ non ha alcun significato per me. Grande è solo il compositore”.
A seguito di un’approfondita preparazione, comprendente lo studio delle fonti originali e degli appunti del compositore, Abbado dirigeva sempre a memoria, riservando così un ruolo molto speciale all’ascolto.
“Per me l’ascolto è la cosa più importante: l’ascolto reciproco, l’ascolto delle persone, l’ascolto della musica”.
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