Berlino, cardiologo del Charité accusato di duplice omicidio di pazienti
Il medico dell’ospedale Charité è accusato di aver somministrato un’overdose di farmaci a due pazienti, provocandone la morte
Nel 2021 e nel 2022 un cardiologo del celebre ospedale Charité di Berlino, avrebbe somministrato a due pazienti dosi di sedativo troppo elevate e non giustificabili dal punto di visto medico. Ciò ha portato alla morte dei due pazienti. Il medico era sotto custodia da maggio ed ora il pubblico ministero ha presentato l’accusa di duplice omicidio. La Charité ha istituito un sistema di allarme rapido ed una linea telefonica per prevenire casi simili.
L’accusa di duplice omicidio per il cardiologo della Charité
Il pubblico ministero ha presentato un’accusa di duplice omicidio per Günther S., cardiologo 56enne dell’ospedale Charité di Berlino. Inoltre, un’infermiera 39enne è stata accusata di favoreggiamento per omicidio colposo. Il medico era già sotto custodia da maggio per aver somministrato un’overdose di farmaci a due pazienti, provocandone la morte.
La procura di Berlino dichiara di aver avviato le indagini dopo una denuncia partita dallo stesso ospedale. Il famoso ospedale di Berlino, istituzione di ricerca famosa in tutto il mondo e una delle cliniche più grandi d’Europa, ha dichiarato subito di aver preso molto sul serio la segnalazione e fin da subito ha collaborato con la procura. La struttura ospedaliera aveva allontanato il medico nell’agosto 2022 dopo una segnalazione anonima che aveva portato a sospettare del cardiologo.
Le due somministrazioni letali
Il 55enne è accusato di aver somministrato consapevolmente dosi di sedativo elevate a pazienti gravemente malati nel reparto di terapia intensiva. Sono stati analizzati quattro casi ed è stato dimostrato che in almeno due il dosaggio elevato di sedativo non era giustificabile dal punto di vista medico. Il primo caso è avvenuto nel 2021. Il 22 novembre 2021 il medico avrebbe incaricato di interrompere la rianimazione su un paziente di 73 anni, nonostante l’operazione stesse riuscendo. In seguito avrebbe incaricato un’infermiera di somministragli una dose letale di sedativo ed infine gliene avrebbe somministrata una lui, la quale avrebbe portato alla morte del paziente.
Il secondo caso risale al 23 luglio 2022. Il medico avrebbe somministrato senza motivi medici diverse dosi di sedativo ad una paziente donna, sempre 73enne. Il cardiologo, approfittando dell’impotenza delle sue vittime, avrebbe egoisticamente supposto di poter decidere liberamente l’ora della morte dei suoi pazienti. I casi sono avvenuti nel reparto di terapia intensiva cardiaca della clinica Virchow a Wedding.
La Charité cerca di prevenire altri casi del genere
Dopo una serie di casi spiacevoli, la Charité ha istituito un sistema di allarme rapido, che viene utilizzato per segnalare anomalie nella pratica medica. Inoltre, l’ospedale ha introdotto una linea telefonica anonima che può essere usata dai medici o dal personale infermieristico per segnalare sospetti sui loro colleghi.
Nei primi anni 2000, si era verificato un caso simile nel dipartimento di cardiologia di Virchow. Un’infermiera, ora 71enne, era stata arrestata con otto capi di accusa per omicidio di pazienti. La donna era stata condannata all’ergastlo per triplice omicidio e duplice omicidio colposo. È stata poi rilasciata a marzo dell’anno scorso.
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