5 curiosità sulla chiesa Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino

Alla scoperta della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, chiesa storica e simbolo di Berlino

La Gedächtniskirche è una chiesa neoromanica costruita dal Kaiser a fine XIX secolo e diventata celebre a Berlino per la sua forma unica, data dai bombardamenti. I berlinesi la chiamano anche “dente bucato” per il suo campanile spezzato che ricorda la guerra. Dopo le opere di restrutturazione, ora rappresenta al meglio l’anima della città, accostando nella stessa piazza elementi architettonici antichi e moderni. Di fianco alla Gedächtniskirche sono stati costruiti, infatti, la nuova cappella e campanile, edifici di vetro e acciaio in forme futuristiche. Intorno si sviluppano poi i grandissimi palazzi della famosissima strada Kurfürstendamm e il grattacielo ondeggiato di Upper West. C’è spazio anche per il verde con il giardino zoologico poco distante. Nella piazza della chiesa, tra Novembre e Gennaio, prende vita uno dei mercatini natalizi più importanti di Berlino, purtroppi passato agli onori della cronaca perchè sede di un attentato terroristico nel 2016.

Storia della chiesa

L’imperatore Guglielmo II ordinò la costruzione della chiesa in memoria del nonno Guglielmo I, costruzione che si sviluppò tra il 1891 e il 1895. La costruzione faceva parte di un programma edile di chiese protestanti avviato dal Kaiser e dalla sua consorte Augusta Victoria che, tentando un ritorno ai valori religiosi tradizionali, cercavano di contrastare l’avvento del movimento operaio e socialista tedesco.

L’edificio venne costruito secondo il progetto di Franz Schwechte in stile neoromanico, ispirandosi alle numerose chiese della valle del Reno, tra cui il duomo di Bonn. Tale stile architettonico era totalmente sconosciuto nel Brandeburgo.

L’edificio originale era di un’impressionante monumentalità e grandezza: il grande mosaico di 2.740 m² all’interno della chiesa descriveva la vita e le opere dell’imperatore. I lavori iniziarono il 22 marzo 1891, nel giorno del compleanno di Guglielmo I, e si conclusero il 1º settembre 1895. La sala d’ingresso nella sezione inferiore venne invece aperta e consacrata solo il 22 febbraio 1906. Il costo di costruzione fu di 6,8 milioni di marchi oro dell’epoca, costituiti principalmente da donazioni.

Distruzione e Ricostruzione della chiesa

Nella notte del 23 novembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti alleati nella battaglia aerea di Berlino danneggiano gravemente la chiesa, riducendola a rovina. Per ironia della sorte, l’ultimo sermone pronunciato dal pastore poche ore prima del bombardamento, era incentrato sul tema Tutto scompare. Il campanile fu una delle parti maggiormente danneggiate, mentre gran parte della sala d’ingresso rimase intatta, così come l’altare e il battistero.

Subito dopo la guerra, nel 1947, la fondazione del Kaiser decise di ricostruire la chiesa, generando però un dibattito decennale su come farlo. Il progetto iniziale prevedeva l’abbattimento totale delle rovine e la costruzione di una chiesa moderna. Tuttavia, il rudere era considerato uno dei simboli di Berlino e la protesta di gran parte della popolazione berlinese costrinse le autorità a rivedere il progetto. L’architetto Egon Eiermann progettò quindi una nuova chiesa da costruire in più elementi architettonici attorno al rudere, preservato almeno in parte.

La ricostruzione ebbe inizio nel 1959, il tetto completato a fine 1960, mentre le nuove campane nel luglio 1961. La chiesa restaurata fu ufficialmente consacrata il 17 dicembre 1961, mentre la cappella venne completata due anni dopo.

La nuova chiesa si compone di quattro edifici costruiti in cemento, acciaio e vetro, raggruppati intorno alle rovine. Una grande sala ottagonale ad ovest, una sala a est, una torre a pianta esagonale e una cappella nel lato nord-est. Per via della loro forma, la chiesa nuova e il campanile sono stati ribattezzati dai berlinesi rispettivamente La scatola da cipria (Puderdose) e Il rossetto (Lippenstift). Un’unione tra sacra architettura antica e moderna forse unica al mondo per il suo genere.

La chiesa nel cinema

La chiesa appare all’inizio del film “Il cielo sopra Berlino“, film del 1987 diretto da Wim Wenders, presentato in concorso al 40º Festival di Cannes e vincitore del premio miglior regia. Nel film l’angelo Damiel scruta i berlinesi da in cima al rudere del campanile. Gli edifici del vecchio e nuovo campanile appaiono anche nelle primissime immagini de “La terza generazione“, di Rainer Werner Fassbinder, insieme ai titoli di testa, creando subito nello spettatore un senso di angoscia e d’inquietudine. Anche la saga di James Bond passa per la Kaiser-Wilhem nel film “Octopussy – Operazione piovra” del 1983, dove l’attore Roger Moore interpreta l’agente protagonista.

La città e le attività intorno alla chiesa: il viale Kurfürstendamm

Il Kurfürstendamm è un viale di Berlino. Lungo 3,5 km, collega Breitscheidplatz a Rathenauplatz, attraversando il municipio di Charlottenburg-Wilmersdorf. Oggi strada commerciale lussuosa, il Kurfürstendamm ha vissuto, tra il 1900 e l’avvento del Terzo Reich, un periodo di tale splendore da conservare un forte valore simbolico nell’immaginario popolare.

Sul Kurfürstendamm si concentravano caffè di lusso e locali popolari, gallerie d’arte, teatri seri e sale di varietà (cinema, giostre, circhi equestri ed altre attrazioni). Inoltre su di esso si trovavano quei caffè letterari che furono il principale luogo di incontro delle avanguardie intellettuali e artistiche berlinesi durante il primo trentennio del XX secolo.

Dopo la seconda guerra mondiale, nei quarant’anni di divisione tra Berlino Est e Ovest, il Kurfürstendamm tornò ad avere un certo splendore e valore simbolico, pur perdendo il suo ruolo culturale. Fu la principale via dei divertimenti e dei bei negozi della metà occidentale e, poichè la Germania Federale era in un certo senso uno stato privo di capitale (le sue istituzioni politiche stavano a Bonn), il Kurfürstendamm fu il luogo che rappresentò l’intero paese. La visita al Kurfürstendamm era una tappa obbligata per i capi di Stato stranieri e le manifestazioni di protesta dei movimenti di opposizione lo prediligevano come scenario per i loro cortei.

Il famosissimo mercatino di Natale

Il tradizionale mercatino di Natale alla Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche spicca tra i mercatini di Natale berlinesi. Ogni anno il profumo di vin brulé aleggia intorno alle 170 bancarelle immerse in un mare di luci nel cuore della City West. Nell’atmosfera di festa del mercatino si ammirano oggetti artistici realizzati a mano, accessori e decorazioni natalizie da acquistare. Dal sostanzioso Bratwurst della Turingia alle dolci cialde e alla frutta candita, il mercatino offre una vasta gamma di prelibatezze invernali.

Il mercatino di Natale alla Kaiser-Wilhelm-Gedächtnis-Kirche apre il 21 Novembre è uno dei pochi mercatini natalizi, che resta fino a Capodanno. Potrete quindi festeggiare l’anno nuovo al mercatino e, acquistando un delizioso vin brulè della Croce rossa tedesca, si sostiene l’iniziativa del bus-antifreddo, che accoglie i senzatetto nella stagione invernale.

Il tragico attentato nel 2016

Il 19 dicembre 2016, la capitale tedesca Berlino è stata teatro del più grave attacco terroristico di ispirazione islamica mai avvenuto nel Paese. Al volante di un camion rubato, il tunisino Anis Amri con un secondo complice si lanciò tra la folla di persone che visitavano il mercatino di Natale ai piedi della famosa Gedächtniskirche. 12 le vittime uccise e più di un centinaio i feriti. Cinque anni dopo, nell’ottobre 2021, il numero di vittime è salito a 13 quando un primo soccorritore è morto per le ferite riportate quella notte. Tra le vittime rimase coinvolta anche una ragazza 31enne italiana, Fabrizia Di Lorenzo, che viveva e lavorava a Berlino

Leggi anche: La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino e perché il suo tetto bombardato non è mai stato restaurato

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