Putin: Germania e Paesi ostili paghino il gas in rubli
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che inizierà a vendere gas in rubli
Vladimir Putin ha dichiarato, mercoledì 23 marzo, che le vendite del gas ai Paesi ritenuti ostili da Mosca dovranno essere pagate in rubli. Putin ha detto in un incontro con i funzionari del governo che “un certo numero di Paesi occidentali ha preso decisioni illegittime sul cosiddetto congelamento dei beni russi, tracciando di fatto un limite sull’affidabilità delle loro valute, minandone la fiducia”. “Stiamo elaborando misure per passare ai pagamenti per il nostro gas naturale ai Paesi ostili in rubli russi”. Il presidente russo non ha ancora specificato quando la nuova politica entrerà in vigore. L’incarico è stato assegnato alla Banca centrale del Paese che dovrà elaborare una procedura per gli acquirenti.
Le motivazioni della Russia
Gli economisti affermano che le ragioni a supporto di questa decisione è il tentativo di sostenere il rublo, crollato contro le altre valute da quando Putin ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio e i Paesi occidentali hanno risposto con sanzioni contro Mosca (un euro valeva 95 rubli il 24 febbraio, giorno dell’offensiva. Ha raggiunto il picco a 148 il 7 marzo). In giornata il rublo si è effettivamente rafforzato sull’euro, tuttavia molti analisti hanno espresso dubbi sulla funzionalità della misura adottata da Mosca.
“Esigere il pagamento in rubli è un approccio curioso e probabilmente in definitiva inefficace per tentare di porre fine alle sanzioni finanziarie occidentali”, ha affermato Eswar Prasad, professore di politica commerciale alla Cornell University. “I rubli sono sicuramente più facili da trovare ora che la valuta sta crollando. Ma il cambio di altre valute con rubli sarà piuttosto difficile viste le diffuse sanzioni finanziarie imposte alla Russia. Neil Shearing, capo economista di Capital Economics, ha dichiarato: “non è una mossa ovvia per me, dal momento che l’economia (russa) ha bisogno di una fornitura di valuta estera per pagare le importazioni e l’energia è una delle poche fonti rimaste”.
L’aumento dei prezzi del gas
Il gas russo rappresenta circa il 40% del consumo totale dell’Europa e le importazioni di gas dell’UE dalla Russia hanno oscillato tra i 200 milioni e gli 800 milioni di euro (880 milioni di dollari) al giorno quest’anno. Le dichiarazioni di Putin, che vuole l’attuazione di questa misura in modo tempestivo, “entro una settimana”, ha allarmato la Borsa. La possibilità che un cambio di valuta possa gettare nello scompiglio quel commercio, infatti, ha fatto salire alcuni prezzi del gas europei e britannici all’ingrosso di circa il 15-20% mercoledì.
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Foto da Pixabay