Perché oggi, 9 maggio, Berlino teme le celebrazioni per la vittoria sovietica sui nazisti
Il 9 maggio del 1945 segna ufficialmente la vittoria sovietica contro le forze del Terzo Reich decretando la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma quest’anno, in Germania, il livello di allerta per le celebrazioni dell’anniversario è alle stelle
Se nella Russia di Vladimir Putin il 9 maggio 2022 è stato caratterizzato da grandi festeggiamenti e parate militari, a Berlino e in altre città della Germania, quest’anno, si guarda con paura alle celebrazioni per il 77esimo anniversario della fine della II Guerra Mondiale. Il livello di allerta delle forze dell’ordine è infatti ai massimi livelli, con la preoccupazione che nascano disordini causati soprattutto dagli scontri tra manifestanti pro Putin contro coloro che appoggiano, invece, l’Ucraina. Questo ha portato alla decisione di bandire ogni simbolo o manifestazione in supporto all’uno o all’altro Stato. Barbara Slowik, a capo della polizia di Berlino, ha infatti dichiarato che “Non accetteremo nessuna strumentalizzazione delle celebrazioni”.
Le autorità hanno vietato di esporre simboli di solidarietà sia verso la Russia che nei confronti dell’Ucraina
Per le giornate dell’8 e 9 maggio 2022 la polizia ha vietato di esporre sia la bandiera russa che quella Ucraina nei luoghi simbolo della resa nazista ai sovietici, così come qualsiasi altro simbolo di solidarietà nei confronti di uno o dell’altro Stato coinvolto nel conflitto iniziato il 24 febbraio 2022. Domenica 8 maggio, ad esempio, nella capitale tedesca si è creata una certa tensione intorno al memoriale sovietico in Straße des 17 Juni quando la polizia ha confiscato una bandiera ucraina di 25 metri che era stata esposta da alcuni manifestanti. Nello stesso luogo un centinaia di filo russi hanno apostrofato come “nazista” l’Ambasciatore dell’Ucraina in Germania Andriy Melnyk e hanno fischiato contro la delegazione ucraina. Lo stesso diplomatico, venuto a conoscenza del divieto di esporre le bandiere ucraine, aveva dichiarato che “La decisione scandalosa della polizia va revocata. È uno schiaffo all’Ucraina e al suo popolo”. Slowik, a proposito di questa decisione, ha dichiarato che il divieto di esporre simboli in solidarietà all’Ucraina è stata una scelta presa per ‘proteggere’ gli eventi in onore dei soldati sovietici caduti nel 1945 nei luoghi commemorativi della città e “Per evitare scontri in questi luoghi”. Ma ha poi specificato che “Allo stesso tempo, agiremo contro qualsiasi forma di sostegno, approvazione, esaltazione o persino glorificazione della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”
La preoccupazione della polizia per l’intervento del gruppo filo russo Lupi della Notte
Le maggiori manifestazioni, a Berlino, si svolgeranno nel già citato memoriale in Straße des 17 Juni ma anche nel famoso monumento ai caduti sovietici di Treptower Park, in cui si è recato anche l’Ambasciatore russo in Germania Sergey Nechayev. In entrambi i luoghi la polizia si aspetta la partecipazione di migliaia di persone. A preoccupare maggiormente la polizia è l’adesione di almeno 150 membri dei Lupi della Notte, un gruppo di motociclisti che comprende nazionalisti russi vicini al Presidente Vladimir Putin. A Colonia, invece, si è svolta, domenica 8 maggio, un corteo pro Putin a cui hanno partecipato circa 1.000 veicoli. Sempre nella capitale del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, lunedì 9 maggio è prevista una manifestazione in supporto al popolo ucraino con circa 10.000 partecipanti.
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz contro la “falsificazione della Storia” attuata da Vladimir Putin
Nel discorso tenuto in occasione dell’anniversario della vittoria sovietica contro il Terzo Reich, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz si è scagliato contro la mistificazione della Storia attuata da Vladimir Putin. Il Cancelliere ha infatti duramente criticato il tentativo di Putin di ritrarre l’invasione dell’Ucraina “alla pari” della lotta contro i nazisti, parole che Scholz ha definito una “falsificazione della Storia e una distorsione vergognosa”. “Abbiamo imparato una lezione fondamentale dalla catastrofica storia del nostro Paese tra il 1933 e il 1945”, ha poi dichiarato Scholz, “Difendiamo la legge e la libertà, dalla parte delle vittime. Sosteniamo l’Ucraina nella lotta contro l’aggressore”.
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Immagine di copertina: Vittoria sovietica sulla Germania nazista © Yevgeny Khaldei da Wikipedia CC4.0