Cancelliere Scholz: “L’Ucraina non accetterà la dittatura russa”

Il Cancelliere federale Olaf Scholz ha pronunciato un discorso durante l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale in Germania

Domenica 8 maggio, in concomitanza con le celebrazioni legate al 77esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha pronunciato un lungo discorso alla Nazione. Scholz ha dichiarato che “L’Ucraina non accetterà in alcun modo l’imposizione di una dittatura da parte della Russia. L’Ucraina prevarrà. Libertà e sicurezza vinceranno, proprio hanno trionfato sull’oppressione, la violenza e la dittatura 77 anni fa”.

Scholz ha anche difeso le decisioni prese riguardo alla sua politica nei confronti dell’Ucraina

Il Cancelliere, durante il suo discorso, ha anche difeso le sue (criticate) decisioni riguardo al conflitto russo-ucraino e ha rimarcato il fatto che nessun Paese Nato è intenzionato a prendere parte attivamente al conflitto. “Qualunque cosa facciamo, ci coordiniamo strettamente con i nostri partner dell’Alleanza” ha dichiarato Scholz. Che ha poi aggiunto: “La Germania lavorerà per mantenere la propria capacità di difesa e non faremo nulla che possa infliggere più danni a noi stessi e ai nostri partner che alla Russia. Inoltre non prenderemo alcuna decisione che renda la NATO una parte attiva in questa guerra. Rispettiamo questi principi. Nel giuramento che ho pronunciato quando ho assunto l’incarico, ho giurato di proteggere il popolo tedesco dal pericolo. Ciò include la protezione del nostro Paese e dei nostri alleati dal pericolo”.

La polizia di Berlino ha vietato di dimostrare solidarietà all’Ucraina durante le celebrazioni dell’8 maggio

Domenica 8 maggio anche a Berlino si sono svolte le celebrazioni legate all’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale dove non sono mancati, però, alcuni momenti di tensione. Davanti al memoriale sovietico in Straße des 17 Juni alcuni manifestanti hanno srotolato una bandiera dell’Ucraina lunga 25 metri che è stata subito confiscata dalla polizia. Il vessillo, infatti, violava il divieto di esporre bandiere e simboli militari in 15 luoghi commemorativi, una restrizione – che non valeva per le delegazioni diplomatiche –  e in vigore domenica 8 e lunedì 9 maggio.

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 Immagine di copertina: Olaf Scholz CC BY-SA 2.0 di ©Inga Kjer da Flickr