Per l’intelligence tedesca l’attività di spionaggio è ai livelli della Guerra fredda
Il direttore dei servizi segreti interni della Germania ha dichiarato che l’attività di spionaggio negli ultimi mesi ha raggiunto i livelli della Guerra fredda. Se non più alti.
Thomas Haldenwang, a capo del Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), ha dichiarato, giovedì 19 maggio che l’attività di spionaggio non era mai stata così alta sin dai tempi della Guerra fredda. E, addirittura, potrebbe presto raggiungere livelli ben più superiori. Il motivo è, ovviamente, l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina il 24 febbraio 2022. Haldenwang ha dichiarato che i servizi segreti tedeschi hanno bloccato l’attività di moltissime spie russe sul territorio nazionale dopo l’invasione russa.
L’intelligence tedesca ha intensificato la sua attività negli ultimi mesi
Haldewang ha poi aggiunto che “In un mondo di ostilità aperte e sanzioni drastiche, la soglia di inibizione di spionaggio e sabotaggio continuerà a scendere inesorabilmente”. Per questo motivo il BfV ha intensificato le sue attività di contro spionaggio sul suolo tedesco. In particolare è aumentato il monitoraggio delle attività di gruppi e individui estremisti che cercano di mettere in discussione la legittimità dello Stato sulla scia della pandemia di Coronavirus e della guerra in Ucraina. Haldewang ha dichiarato che nelle ultime settimane il rischio rappresentato da questi movimenti si è particolarmente intensificato anche a causa di alcune potenze straniere che gettano benzina sulla propaganda antigovernativa attraverso la diffusione di fake news. Un esempio di questo tipo di disinformazione è, stando alle parole della ministra dell’Interno federale Nancy Faeser, la diffusione da parte di Vladimir Putin dell’idea che in Occidente sia diffuso un sentimento di ‘russofobia’.
Pochi mesi fa un dipendente dell’Ambasciata inglese a Berlino era stato espulso per attività di spionaggio a favore della Russia
Ad aprile una guardia di sicurezza dell’Ambasciata britannica a Berlino era stata arrestata nella sua casa di Potsdam ed estradata in Inghilterra, accusata di essere stata una spia per la Russia. David Ballantyne Smith, questo il nome del dipendente dell’Ambasciata inglese, era stato accusato di 9 capi di imputazione ai sensi dell’Official Secrets Act relative alla “raccolta e comunicazione di informazioni utili allo Stato russo”. I reati di cui era accusato Smith risalivano a un periodo compreso tra ottobre 2020 e agosto 2021. Nick Price, a capo dell’antiterrorismo britannico, aveva dichiarato che Smith era accusato di “sette reati di raccolta di informazioni con l’intento di inviarle alle autorità russe, uno di tentativo di comunicazione ai servizi segreti di Mosca e uno di fornire informazioni a una persona che credeva fosse un membro delle autorità russe”.
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Immagine di copertina: Spionaggio ©pixel2013 da Pixabay Pixabay License – CC BY-SA 0