Non è vero che le case chiuse di Berlino stanno reclutando donne in fuga dall’Ucraina
L’agenzia di stampa Reuters smentisce la notizia che a Berlino le case chiuse stanno cercando di reclutare donne in fuga dall’Ucraina
Trans*Sexworks è un network e piattaforma di supporto per persone trans che lavorano in case chiuse a Berlino. Il 14 marzo hanno pubblicato sulla loro piattaforma un post in cui informavano che alcuni dei loro volontari sarebbero stati disponibili per una consulenza alla pari rivolta a rifugiati di guerra ucraini riguardante le case chiuse di Berlino, offrendo dunque supporto agli interessati a iniziare una carriera o a trovare un impiego in quell’ambito.
Questa notizia è stata riportata dai media in maniera misinformativa, riportando ad esempio che organizzazioni trans reclutano attivamente rifugiati ucraini per lavorare nelle case chiuse.
Reuters -agenzia di stampa che opera a livello globale- ha tuttavia smentito queste false notizie. Trans*Sexworks ha infatti detto ai giornalisti di Reuters: “Non stiamo assolutamente cercando di ‘reclutare’ rifugiati ucraini per farli entrare nelle case chiuse in Germania”. Wren Oscyth, uno dei membri del gruppo, scrive: “non abbiamo alcun legame con case chiuse o luoghi di impiego in Germania”. Il loro intento è quello di offrire supporto a coloro che già lavoravano in questo ambito e dare tutte le informazioni necessarie a coloro che vorrebbero iniziare, in maniera tale da essere in grado di fare una scelta autodeterminata al riguardo.
Le risorse che offre il network di Trans*Sexworks
Trans*Sexworks , il servizio di supporto per persone trans che lavorano in case chiuse, offre consulenze e supporto tra pari in ucraino, russo e inglese.Sul loro sito vi sono elencati inoltre una serie di centri di consulenza che offrono assistenza di vario tipo, non solo per lavoratori in case chiuse di qualsiasi genere e sessualità, ma anche per coloro che hanno bisogno di farmaci per l’HIV, per chi necessita di ormoni, interrompere una gravidanza e per chi fa uso di sostanze.
La città di Berlino mette in guardia i rifugiati ucraini sul pericolo di forme di traffico di esseri umani
All’inizio del mese di marzo, molti tedeschi si sono affollati alla stazione ferroviaria di Berlino centrale (la Berlin Hauptbahnhof) per accogliere ed, eventualmente, invitare i rifugiati ucraini nelle loro case. Tuttavia le autorità consigliano ora ai rifugiati ucraini che arrivano nella stazione centrale di non accettare offerte in denaro o di alloggio per evitare il rischio di rimanere incastrati in una qualche forma di traffico di esseri umani. Le persone che hanno una stanza libera sono invitate a registrare il loro aiuto su siti web coordinati invece di avvicinarsi ai rifugiati all’arrivo. Il ministero dell’interno ha detto che hanno già disposto 300.000 case private a livello nazionale a partire da giovedì scorso. C’è sempre qualcuno che ne approfitta, ovviamente.
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