La propaganda russa chiede di attaccare la Germania

Vladimir Solovyov, uno dei più importanti agitatori della propaganda della TV di stato russa, sollecita l’attacco alla Germania “finché disarmata”

Vladimir Solovyov, vessillo della propaganda sfrontata e guerrafondaia russa, ha sollecitato durante la sua trasmissione televisiva l’attacco alla Repubblica Federale. Solovyov dialogando con Alexander Sosnowski, anch’egli attivo nella propaganda del Cremlino e residente in Germania, ha analizzato le presunte debolezze militare dei Paesi della NATO. “Gli eserciti membri dela NATO stanno inviando tutte le riserve dei loro armamenti in prima linea in Ucraina”, ha commentato Sosnowski, “anche la Bundeswehr tedesca è completamente priva di equipaggiamenti militari“. Il dialogo avvenuto tra i due russi in una trasmissione televisiva, è avvenuto alla vigilia del viaggio a Kiev del Cancelliere Olaf Scholz, del Presidente francese Emmanuel Macron e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha innescato ulteriori tensioni.

Le dichiarazioni di Solovyov e Sosnowski

Solovyov ha continuato a chiedere informazioni sullo stato dell’esercito tedesco a Sosnowski, il quale ha dichiarato che “alla Bundeswehr non è rimasto quasi nulla”. Il presentatore e agitatore del Cremlino ha quindi risposto “dovremmo aprire un secondo fronte e colpire la Germania mentre sono completamenti disarmati, in modo che i nazisti non si facciano illusioni“. L’etichetta di nazista viene affibbiata a chiunque si opponga alla Russia, dal Presidente ebreo dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj, alla Germania, guidata dai socialdemocratici del governo Olaf Scholz. Solovyov, infatti, aveva già paragonato più volte il cancelliere tedesco ad Adolf Hitler.

Le dichiarazioni di Dmitrij Medvedev, ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa

“I fan europei di rane, salcicce di fegato e spaghetti amano visitare Kiev. Con zero utilità” Ha commentato Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza, schernendo il viaggio dei vertici politici di Francia, Italia e Germania in Ucraina. Hanno promesso l’adesione dell’Ucraina all’UE e obici di vecchia data, bevono la gorilka (ovvero vodka, ma Medvedev ha usato la parola che il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada ha esortato a usare al posto di vodka) e tornano a casa in treno come cento anni fa”. “E va tutto bene” continua, “ma questo non avvicinerà l’Ucraina alla pace”.

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 Foto da Wikimedia commons