Il Kino International, la storia della Berlino divisa racchiusa in un cinema
Il Kino International è uno dei più leggendari cinema di Berlino, importante centro culturale e storico per la capitale tedesca. Costruito negli anni sessanta, il cinema racconta la storia di una città divisa e poi riunificata.
Il Kino International custodisce tra le sue mura la storia di Berlino a partire dal 1960, rappresentando decenni di cambiamenti nella vita dei suoi cittadini. La struttura si trova in Karl-Marx-Allee, una delle strade principali della capitale, non lontana da Alexanderplatz. Il cinema divenne la sede ufficiale delle proiezione in anteprima dei film della DEFA, la casa di produzione cinematografica della Repubblica democratica tedesca (DDR). La struttura ospitava anche una biblioteca e si prestava a ufficio e sala di rappresentanza del partito socialista. Data la rilevanza politica e culturale del Kino International, l’edificio fu costruito senza badare a spese: una sala spaziosa e moderna, uno schermo di altissima qualità, una tecnologia audio imbattibile e anche un’elegante lounge per accogliere gli ospiti prima di importanti premières. Il cinema era e rimane, a partire dagli anni ‘90, un punto di rifermento per la comunità LGBTQ+. Ma non è tutto: lo spazio è una delle principali sedi della Berlinale, il Festival del cinema internazionale di Berlino, proiettando numerose pellicole e anteprime nei giorni della manifestazione. Si consiglia di fare un salto al Kino International per godersi un film immersi in un’atmosfera d’altri tempi, consapevoli della portata storica di questo luogo.
Una struttura all’insegna della modernità
L’architettura del Kino International è pulita e minimale: un parallelepipedo in cemento armato a tre piani rivestito in arenaria chiara, ulteriormente illuminata da una facciata principale quasi interamente vetrata. Le superfici laterali sono invece abbellite da un rilievo scultoreo. L’edificio è stato progettato dagli architetti Josef Kaiser e Heinz Aust e inaugurato nel 1963 dopo due anni di lavori. Nel giorno dell’apertura ufficiale venne proiettato “Optimistic Tragedy”, film sovietico diretto da Samson Samsonov presentato anche al Festival del cinema di Cannes. La sala cinematografica fu costruita con l’obiettivo di garantire allo spettatore la massima esperienza visiva e sonora. All’epoca l’acustica offerta dal cinema era senza paragoni, e ancora adesso la qualità è davvero ottima. Oggi la capienza della sala è stata ridotta a 551 posti dai 608 iniziali. Oltre al cinema d’anteprima, la struttura accoglieva uffici, una biblioteca e uno spazio di rappresentanza del partito.
Il Kino International: punto di riferimento della comunità LGBTQ+
Fino al 1990, l’ultimo piano dell’edificio ospitava un club giovanile chiamato Klub International, in seguito utilizzato dal collettivo per il regolare svolgimento di feste. Ancora oggi, ogni lunedì il Kino ospita la serie di film “MonGay”. Ma il profondo significato assunto da questo luogo ha una data ben precisa, il 9 novembre 1989. In quel giorno il film “Coming Out” di Heiner Carow è stato presentato in anteprima: era il primo film sull’omosessualità proiettato nella DDR, in un momento storico profetico anche per ciò che sarebbe accaduto quella stessa notte.
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Foto di copertina: © Bundesarchiv, Bild 183-C0808-0006-002 / Spremberg, Joachim / CC-BY-SA 3.0