Guerra in Ucraina, introdotto il coprifuoco a Kiev

Il sindaco della capitale ucraina, sempre più minacciata dagli invasori russi, ha introdotto il coprifuoco per tutta la popolazione

Per 36 ore, dalle 19 (ora italiana) di martedì 15 fino alle 6 di giovedì 17 marzo, ai cittadini Kiev verrà imposto il coprifuoco. È quanto è stato deciso da Vitali Klitschko sindaco della capitale dell’Ucraina. I cittadini potranno uscire solo se in possesso di un pass speciale o per raggiungere i rifugi antiaerei. “Chiedo a tutti i cittadini di Kiev di prepararsi al fatto che dovranno restare a casa per due giorni o, in caso di allarme, recarsi in un rifugio” ha dichiarato Klitschko.

Le parole del Cancelliere tedesco Olaf Scholz

“È molto importante continuare a parlare con il Presidente ucraino Zelensky ma anche con Vladimir Putin. Bisogna premere per un cessate il fuoco immediato e per discutere di come si possa porre fine a questa guerra” Sono le parole del Cancelliere tedesco Olaf Scholz, pronunciate nella mattinata di martedì 15 marzo a Berlino, poco prima di un incontro istituzionale con il Re della Giordania. Scholz ha poi dichiarato che i dialoghi a livello diplomatico sono attivi, così come l’invio di aiuti (ma anche armi) da parte della Germania all’Ucraina.

Intanto la Germania continua a inviare aiuti a Kiev e all’Ucraina

Deutsche Bahn, il più grande operatore ferroviario in Germania, a partire dalla notte di venerdì 11 marzo 2022 ha iniziato un progetto di soccorso per l’Ucraina, sotto attacco russo dal 24 febbraio scorso. Questa operazione di aiuti è stata nominata anche “Schienenbrücke”, dal tedesco “ponte ferroviario”, che ricorda “Luftbrücke”, il “ponte aereo” del 1948-49 avviato per rifornire Berlino Ovest durante il blocco sovietico. Gli aiuti inviati sono beni di prima necessità, come sacchi a pelo, pannolini, cibo in scatola, bottiglie d’acqua e forniture mediche. Il primo treno partito venerdì notte era composto da ben 15 container e trasportava 350 tonnellate di merce, passando da Cracovia e diretto a Kiev.

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