Germania, sondaggio rivela che più del 60% degli intervistati ritiene debole il Cancelliere Scholz
Un nuovo sondaggio dimostra come più della metà dei partecipanti ritenga ‘debole’ il Cancelliere Olaf Scholz
“Descriveresti attualmente il Cancelliere Olaf Scholz come un leader forte?”. È questa la domanda posta dalla società Civey per un sondaggio commissionato dalla testata tedesca Spiegel. Più della metà degli intervistati al sondaggio, circa 5.000 persone, hanno risposto negativamente al quesito. Nello specifico il 65% dei partecipanti ha dichiarato che non ritengono il Cancelliere un leader forte. Solo il 25%, invece, si è espresso in difesa di Olaf Scholz, mentre il 10% si è dichiarato incerto. Un duro colpo per il Cancelliere Scholz, criticatissimo nelle ultime settimane per le decisioni prese riguardo al conflitto tra Russia e Ucraina ma anche per la gestione della pandemia. Accuse che non provengono solo dalle forze di opposizioni o dall’opinione pubblica, ma che nascono anche tra gli appartenenti al suo partito, l’Spd.
L’operato di Scholz e della Germania nei confronti dell’Ucraina è stato duramente criticato dall’Ambasciatore ucraino a Berlino
“L’Ucraina è diventata la vittima di questa perversa relazione tra Germania e Russia. I cittadini ucraini stanno pagando con la loro vita per la fallimentare politica tedesca nei confronti della Russia”. Sono queste le durissime parole pronunciate Andrij Melnyk, Ambasciatore dell’Ucraina a Berlino, durante un’intervista con l’agenzia di stampa Reuters, venerdì 8 aprile. L’Ambasciatore ucraino ha poi continuato accusando il Governo tedesco di sostenere “svogliatamente” Kiev e che l’Ucraina è la vittima principale della “vergognosa” dipendenza energetica della Germania rispetto alla Russia. “Questo rapporto ipocrita con la Russia risale al gasdotto Nord Stream 1. L’enorme dipendenza della Germania dalla Russia, in quella che è la peggiore aggressione dai tempi della Seconda guerra mondiale, è vergognosa” ha continuato Melnyk. Che ha poi aggiunto: “La Germania è lontana dal darci il sostegno di cui abbiamo bisogno oggi come lo era all’inizio della guerra. Più di 40 giorni dopo, l’élite politica tedesca apparentemente non crede ancora che l’Ucraina possa vincere la guerra”.
Scholz è stato anche invitato a recarsi al più presto a Kiev
Volker Ullrich – membro della Csu, il partito gemello della Cdu – aveva scritto, domenica 10 aprile, sul suo profilo Twitter ufficiale: “Dopo la Presidentessa della Commissione europea Ursula von del Leyen oggi anche il Cancelliere austriaco è andato a Kiev. Ora più che mai sarebbe un segnale importante che anche il principale rappresentante del Governo federale, Olaf Scholz, si rechi in Ucraina. Gli aveva fatto eco anche Stefan Müller, anch’esso appartenente alla Csu, che aveva dichiarato: “Sarebbe un importante segnale di solidarietà se anche Olaf Scholz visitasse Kiev e incontrasse il presidente Zelensky. Probabilmente vedrebbe sul posto che l’Ucraina ha bisogno di più sostegno di quanto il Governo federale sia disposto a dare”. Di diverso avviso Marie Agnes Strack-Zimmermann – Presidentessa della Commissione difesa al Bundestag e appartenente al partito liberaldemocratico (Fdp) alleato di Olaf Scholz – che aveva invece affermato che le accuse rivolte a Olaf Scholz riguardo a un’eventuale visita a Kiev erano “fuori luogo”. “Se e quando il Cancelliere Scholz decida di andare a Kiev è una decisione che deve prendere solo lui” aveva aggiunto Strack-Zimmermann.
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Immagine di copertina: Olaf Scholz da Flickr ©OSCE Parliamentary Assembly, Flickr