Caro gas, colosso immobiliare tedesco ridurrà il riscaldamento notturno nei suoi appartamenti
La società immobiliare Vonovia ha comunicato che la temperatura massima del riscaldamento nei suoi appartamenti verrà ridotta dal prossimo autunno. Una decisione presa per far fronte ai prezzi del gas che stanno raggiungendo i massimi storici
Sarà un autunno e un inverno più freddo per alcuni affittuari in tutta la Germania. Il colosso immobiliare tedesco Vonovia, che in tutta la Germania e all’estero possiede circa 565.000 unità abitative, ha infatti comunicato che, dall’autunno del 2022, la temperatura massima del riscaldamento negli appartamenti di sua proprietà verrà ridotta. Secondo quanto comunicato durante le ore notturne, dalle 23:00 alle 6:00 del mattino, gli affittuari non potranno regolare il termostato a più di 17 gradi.
Nessuna riduzione, invece, per quanto riguarda la temperatura massima durante le ore diurne e per l’acqua calda. Un portavoce di Vonovia ha dichiarato che si è trattato di un “gesto responsabile” per risparmiare gas e quindi limitare i costi di riscaldamento.
Anche Deutsche Wohnen sta pensando a ridurre il riscaldamento nelle sue proprietà
Deutsche Wohnen – altro gigante immobiliare tedesco che detiene la proprietà di 155.400 appartamenti, 114.200 dei quali solo a Berlino – sta valutando se intraprendere azioni simili. “Fondamentalmente, prendiamo molto sul serio la situazione attuale e stiamo esaminando varie opzioni per risparmiare gas naturale o ottimizzare il funzionamento dei nostri sistemi” ha dichiarato un portavoce della società giovedì 7 luglio. Quest’ultimo ha tranquillizzato gli affittuari sul fatto che, anche se verrà presa la decisione di diminuire il riscaldamento, non ci sarà nessun tipo di razionamento per quanto riguarda l’acqua calda.
La riduzione del riscaldamento per evitare una stangata ai consumatori
Secondo i primi calcoli, la decisione di Vonovia di ridurre il riscaldamento comporterà un risparmio dell’8% ai suoi affittuari. L’associazione delle società immobiliari di Berlino-Brandeburgo (BBU), a fine giugno, aveva avvertito gli inquilini che ci sarebbero stati costi elevati arretrati da dover pagare e li aveva invitati a ridurre la temperatura del riscaldamento in inverno, proprio per evitare di ricevere bollette salatissime.
Marin Kern, membro della BBU, ha dichiarato che, per un appartamento di 60 metri quadrati si potrà arrivare a pagare, nel 2022, una media di 410 euro in più. Una cifra che potrebbe addirittura raddoppiare il prossimo anno. “Ecco perché abbiamo lanciato questo appello agli inquilini e cioè di cercare di ridurre i consumi nei mesi più freddi” ha dichiarato Kern. L’associazione, prima della decisione di Vonovia, aveva inoltre chiesto di fissare la temperatura massima del riscaldamento a 18 gradi.
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Immagine di copertina: Riscaldamento ©TBIT da Pixabay