In Europa stanno riemergendo vecchie navi naziste dai letti dei fiumi

Navi naziste affondate durante la seconda guerra mondiale sono riemerse dal Danubio: la siccità in Europa riporta a galla la Storia

La Storia perduta viene riportata alla luce. L’aumento delle temperature e l’estrema siccità degli ultimi mesi in Europa – conseguenze del cambiamento climatico – hanno inaridito i principali corsi d’acqua del continente. In prossimità di Prahovo, nella Serbia orientale, sono infatti riemerse dal Danubio venti navi da guerra tedesche risalenti al secondo conflitto mondiale. La flotta di Hitler carica di esplosivi e munizioni, affondata nel 1944, sta attualmente bloccando le spedizioni e mettendo in pericolo l’industria ittica.

Una minaccia per le rotte marittime

L’attuale livello dell’acqua del Danubio, il più basso dopo quasi un secolo, ha esposto le navi cariche di esplosivo, che sono diventate un pericolo per le rotte marittime e per l’industria ittica di Serbia e Romania. Circa 10.000 ordigni esplosivi sono nascosti tra le macerie esposte. Questo è il motivo per cui l’area marittima nei dintorni di Prahovo è stata ridotta da 180 metri a 100 metri. Alcune navi sono ancora provviste di cannoni, ponti di comando, e alberi rotti, e la rimozione avrà un costo stimato di 30 milioni di dollari. Stando al Washington Post, molte altre navi sarebbero sepolte sotto la sabbia del fiume, affondate nel 1944 quando l’avanzata delle truppe sovietiche provocò il ritiro di quelle tedesche. “La flotta tedesca ha lasciato un grave disastro ambientale che minaccia noi abitanti di Prahovo” ha dichiarato Velimir Trailovich, un residente che ha scritto un libro sulle navi tedesche.

The severe decline of the #Danube River to its lowest level in almost a century reveals the hulls of dozens of #German warships that sank during #WWII near the Serbian port of #Prahovo overlooking the river that passes and borders 10 European countries. pic.twitter.com/iHGNOtZ4Q0

— خالد اسكيف (@khalediskef) August 20, 2022

La siccità espone reliquie in tutta Europa

Il Danubio non è l’unico ad essersi prosciugato a causa della siccità. In Spagna, il prosciugamento del bacino idrico di Valdecanas – sul fiume Tago – ha portato alla luce il cosiddetto Dolmen di Guadalperal – soprannominato “Stonehenge spagnolo” – un cerchio di pietre preistoriche. Scoperto nel 1926, ma coperto dall’acqua dal 1963 e completamente esposto solo quattro volte, è ora di nuovo visibile a causa del basso livello dell’acqua. In Germania, nei fiumi prosciugati si trovano le “pietre della fame” medievali, rocce che segnano il livello dell’acqua e fungono da avvertimenti per generazioni future sulle difficoltà che si presenteranno quando torneranno visibili. Un esempio è l’iscrizione “Wenn du mich siehst, dann weine” (“Se mi vedi, allora piangi”) su una roccia nel fiume Elba, vicino al confine tedesco. In Italia invece, la siccità ha esposto nel fiume Po una bomba da 500 chili sganciata durante la seconda guerra mondiale, mentre il Lago di Como ha reso visibili resti di iene, leoni, rinoceronti, e il cranio di un cervo di 100.000 anni fa.

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Immagine in evidenza: screenshot da Youtube