Computerspielemuseum, il museo dei videogiochi di Berlino che vi farà fare un salto nel passato
Il museo dei videogiochi di Berlino è una sala giochi che vi farà fare un salto nel tempo: da Pac-Man, a Mario Bros., Cooking Mama fino a Minecraft
Grandi, piccini, giovani e anziani: tutti vogliono entrare al museo dei videogiochi per vivere emozionanti esperienze tra presente, passato e futuro. Fatevi trascinare dalla storia dei videogiochi e mettete in pratica le vostre doti videoludiche provando uno o più giochi disponibili all’interno del museo.
Da Lara Croft alla Wall of Hardware
Ad accogliervi all’interno del museo dei videogiochi è proprio Lara Croft. Due statue a grandezza naturale ispirate dal videogioco Tomb Raider vi danno il benvenuto in un mondo fatto di mille nuove avventure, alla scoperta della storia dei videogiochi e delle consolle utilizzate nel corso degli anni. Qualche passo avanti e vi troverete di fronte a quello che è stato definito “Wall of Hardware”: il muro raccoglie le varie consolle e i joystick che anno dopo anno, a partire dagli anni ’50, sono state inventate. Dal Machintosh, al GameBoy, passando per la Playstation 1 e arrivando alla Xbox. Avrete sicuramente giocato con una di queste consolle almeno una volta nella vostra vita, eccole adesso tutte insieme a raccontarvi l’evoluzione che hanno avuto.
Nimrod, il primo videogioco per computer presentato all’Esposizione Industriale di Berlino nel 1951
Al museo dei videogiochi troverete la rappresentazione di uno dei più leggendari videogiochi di sempre: Nimrod. Era proprio il 1951 quando questo dispositivo fu presentato a Berlino alla mostra industriale. Un gioco a cui tutti volevano giocare per poter sfidare la macchina e provare a vincere. Proprio tutti, anche l’allora ministro dell’Economia Ludwig Erhard, provò a vincere Nimrod – senza successo. Non aspettatevi però un moderno videogioco portatile, perché Nimrod era un robot informatico con 480 tubi e non molto facile da trasportare.
Da sempre, la Germania si è confermata leader europeo dell’intrattenimento videoludico. Anche quando il Muro divideva il Paese e la città di Berlino, sia nella DDR che nella BRD non mancava l’interesse per i videogiochi – anche se la produzione di computer nella Repubblica democratica era notevolmente più scarsa rispetto alla Germania federale.
I videogiochi non sono solo uno svago, ma anche un modo per imparare
Il museo dei videogiochi ci racconta proprio questo. Sono tantissimi i giochi ambientati in importanti epoche storiche in cui i personaggi – alcuni realmente esistiti – affascinano i giocatori più piccoli, oltre a quelli più grandi. Già nell’Ottocento si pensava alla relazione che i giochi potessero avere con l’apprendimento, e in questo settore un educatore tedesco ha ricoperto un ruolo fondamentale. Erano i primi anni del XIX secolo, quando l’educatore Friedrich Fröbel progettò una serie di giochi che potessero aiutare i bambini ad apprendere in maniera più facile e veloce l’aritmetica. Un metodo che sicuramente ha funzionato, dal momento che ancora oggi molti bambini alle scuole elementari imparano la matematica – ma anche la storia, la geografia e altre materie – attraverso giochi interattivi.
Il museo dei videogiochi ha anche diverse sale giochi
Non una, non due, ma ben cinque sale dove provare alcuni fra i più iconici videogiochi di sempre. Al museo dei videogiochi, nella prima sala sfidatevi a Pac-Man, Fruit Ninja e anche a Cooking Mama. E se non sarete ancora soddisfatti, provate ad andare all’Arcade per immergervi ancor più nell’atmosfera videoludica. Per finire, sedetevi comodamente su un divano anni ’90 o davanti ad un televisione anni ’70 per giocare a Mario Bros, Spyro e tanti altri. Vi sembrerà di essere entrati all’Ikea, ma la sensazione sarà molto più bella, ve lo assicuriamo.
Computerspielemuseum Berlin
Karl-Marx-Allee 93A, 10243 Berlin
Orari d’apertura: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00
Biglietti: intero 9 euro, ridotto 6 euro – acquista online i biglietti per il museo dei videogiochi
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Immagine di copertina: Computerspielemuseum, museo dei videogiochi di Berlino ©DG-RA da Pixabay