A Berlino i turisti cominciano a dormire in negozi sfitti e coprono le finestre con la carta

La crisi immobiliare si fa sentire anche per i turisti che si ritrovano a dormire in negozi sfitti

A Berlino tutto è possibile e con questa crisi immobiliare non c’è da meravigliarsi se i turisti occupano i negozi della città. Le finestre sono generalmente protette da sguardi fastidiosi con pellicole in vetro smerigliato o carta.

Sempre meno alloggi

Non è la prima volta che si vede una cosa del genere. Anni fa un uomo aveva creato la propria abitazione dietro una grande finestra sull’Hackescher Markt, senza alcuna privacy. Era un artista, e aveva trasformato la sua vita privata in uno “show”. Tutti potevano vederlo cucinare, leggere o dormire.

In quel caso si parla di arte, ma la questione oggi è molto più seria e si tratta di speculazione. Qualche settimana fa c’era un biglietto su una vetrina di un  negozio del quartiere,  con un sollecito di sfratto. Il negozio è abitato da ragazzi che vorrebbero rimanere ma che non possono permetterselo per il costo troppo alto degli affitti. Il negozio verrà quindi adibito per i turisti e non sarà più uno spazio per chi vuole davvero vivere a Berlino.

Costi sempre più alti

“Non so quale fosse l’affitto. Ma ora la notte per due persone costa 400 euro. Se l’appartamento del negozio fosse al completo, ciò ammonterebbe a 12.400 euro per 31 notti. Ma se qualcuno prenota tutto il mese, c’è uno sconto.” riferisce un vicino.

La crisi immobiliare a Berlino si sta facendo molto seria e grave. I proprietari si preoccupano unicamente del profitto, non di molto altro.  Come ovunque a Berlino, in ogni  quartiere c’è carenza di alloggi, anche perché molti appartamenti sono bloccati per lasciarli liberi per i turisti, a cui viene fatto un prezzo molto salato.

Anche gli alti costi energetici stanno portando molti proprietari ad affittare ad altissimo prezzo solo a persone di passaggio, mettendo in grandi difficoltà chi veramente ha bisogno di un alloggio per vivere.

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Immagine di copertina: da Pexels