Berlino, respinta richiesta di rimuovere dal Tiergarten i panzer sovietici simbolo della liberazione del ’45

Una rappresentante della CDU ha proposto di rimuovere i due storici veicoli da combattimento che si trovano davanti al memoriale sovietico di Tiergarten

Di recente la vicepresidente del gruppo parlamentare CDU alla Camera dei rappresentanti, Stefanie Bung, si è dichiarata contraria alla presenza dei due panzer sovietici che si trovano davanti al memoriale sovietico di Tiergarten. Il monumento è un cimitero per 2000 soldati che parteciparono alla battaglia di Berlino del 1945 e un simbolo della lotta contro il regime nazista.

La vicepresidente ha dichiarato che oggi i carri armati a Tiergarten non rappresentano più solo la liberazione della Germania e dell’Europa dal nazifascismo da parte dell’Unione Sovietica. Sono diventati bensì “simboli della guerra aggressiva del regime di Putin, che ignora i confini territoriali e le vite umane”. Finora ci sono stati solo pochi sostenitori della richiesta di Bung e il gruppo parlamentare CDU non ha ancora discusso l’idea. A fine marzo inoltre alcuni attivisti avevano avvolto i due modelli T-34 , che si dice siano stati i primi a raggiungere la città nel 1945, con bandiere ucraine.

Il Senato ha respinto la proposta di Bung

Il Senato ha già chiaramente respinto la proposta di Bung. “Si tratta di commemorare i morti della Seconda guerra mondiale,  nella quale soldati di molte nazionalità dell’Unione Sovietica, tra cui un certo numero di soldati russi e ucraini, sono morti da parte dell’Armata Rossa nella lotta contro il regime nazista”, ha affermato il senatrice per l’ambiente di Berlino, Bettina Jarasch (Verdi). Inoltre, nell’accordo di vicinato tedesco-sovietico del 9 novembre 1990, lo stato tedesco si era impegnato a preservare e curare i monumenti sovietici e le tombe di guerra in Germania. Secondo le proprie dichiarazioni, il governo federale ha fornito un grande importo di denaro dal 1991 per questa causa.

La storia del memoriale

Il memoriale di Tiergarten fu inaugurato il 7 novembre 1945, in occasione dell’anniversario della Rivoluzione Russa, per commemorare i soldati sovietici caduti durante la battaglia di Berlino. Il monumento, infatti, è soprattutto un cimitero. La mano sinistra della statua è rivolta alle tombe di oltre 2000 soldati morti nella battaglia di Berlino nell’aprile 1945. 80.000 è il numero totale stimato dei soldati dell’Armata Rossa caduti durante la marcia sulla capitale del regime nazista. C’erano russi, ucraini, tartari, georgiani e soldati di quasi tutte le repubbliche sovietiche. A proposito, la grande iscrizione sul memoriale recita:  Gloria eterna agli eroi che si innamorarono della libertà e dell’indipendenza dell’Unione Sovietica nella lotta contro gli invasori fascisti tedeschi. 1941-1945″.

Sowjetisches Ehrenmal © Raimond Spekking / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons)

Sowjetisches Ehrenmal © Raimond Spekking / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons)

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Immagine di copertina: foto di Denis Apel, da Wikimedia.