Berlino, nuovo piano di investimenti affinché sempre più film e serie si girino in città

La sindaca di Berlino Franziska Giffey ha presentato al cinema Delphi Lux il progetto politico “Berlino come città amica del cinema”

Nel 1999, il Senato di Berlino ha lanciato l’iniziativa Film-Friendly City per creare condizioni migliori per i produttori cinematografici e televisivi. Da allora, Berlino è diventata la principale location cinematografica in Germania. Per poter continuare questo sviluppo positivo in futuro, le condizioni devono essere adattate alle crescenti e mutevoli esigenze di un’industria cinematografica in continua evoluzione.

Il progetto

Il rinnovato progetto politico “Berlino come città amica del cinema” (Berlin als filmfreundliche Stadt) si baserà sui punti di forza della capitale tedesca, espandendola come location per le riprese. Berlino attualmente, in seguito a questa politica introdotta per la prima volta nel 1999, è la location cinematografica più popolare in Germania. Secondo una dichiarazione ufficiale, la città vede già 6.000 giorni di riprese in un anno, il che significa che vengono girati film circa 17 volte al giorno.

I tre pilastri

La sindaca Giffey ha spiegato che il progetto ha tre pilastri principali. Come prima cosa le autorità intendono aumentare i finanziamenti del Medienboard Berlin-Brandenburg, il principale ente finanziatore delle produzioni cinematografiche e televisive della capitale tedesca. Il Medienboard può contare su 44 milioni di euro per il 2022 e il 2023, aumentando il suo budget.

Inoltre, le autorità intendono istituire un unico punto di contatto tra la produzione cinematografica e la città. Questo ufficio dovrebbe rilasciare i permessi di produzione cinematografica per l’intero territorio di Berlino. In precedenza, questo sistema era stato istituito distretto per distretto e non funzionava benissimo per tutti.

Infine, il piano prevede l’ammodernamento dell’Accademia del Cinema di Berlino “Deutsche Film- und Fernsehakademie” con più attrezzature e una nuova sede.

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Immagine di copertina: da Pixabay