Attentato alle Olimpiadi di Monaco: 50 anni dopo la Germania trova accordo con i familiari delle vittime

Germania, fine delle dispute legali: a 50 anni dall’attentato alle Olimpiadi di Monaco, trovato accordo con i familiari delle vittime

Il 5 settembre 1972, 11 israeliani vennero uccisi da alcuni terroristi palestinesi durante le Olimpiadi di Monaco. A 50 anni dal tragico accadimento, i vertici politici dei paesi coinvolti, vale a dire Germania e Israele, hanno raggiunto un accordo prevedente la creazione di una commissione che si occuperà di riesaminare le dinamiche dell’evento, oltre ad un compenso economico alle famiglie delle vittime.

Una catastrofe sociale e politica

Quel giorno nessuno si sarebbe aspettato una tragedia simile.  Dopo essersi ripresa dal trauma delle Guerre Mondiali, la Germania dell’Ovest intendeva sfruttare i giochi di Monaco per ricreare un’atmosfera accogliente e pacifica. Per questo motivo, il numero di forze dell’ordine presenti in loco al momento dell’avvenimento era esiguo e pochi erano i poliziotti armati.

Erano le 4.30 quando otto esponenti del gruppo terroristico Black September riuscirono a introdursi prima nel villaggio olimpico, poi nelle camere degli atleti israeliani. Una volta catturati gli ostaggi, i sequestratori reclamarono il rilascio di 234 prigionieri detenuti nelle carceri israeliane e tedesche. L’operazione di salvataggio da parte delle autorità tedesche fu tutto fuorché un successo: 12 furono le vittime, di cui 11 israeliani e un poliziotto tedesco.

Una logorante disputa

Ci sono voluti 50 anni per giungere ad un compromesso. Le famiglie delle vittime si attivarono immediatamente per far sì che il governo tedesco cominciasse a ricostruire le dinamiche dell’accaduto, ma non fu così semplice. Genitori, fratelli e coniugi vennero ignorati per anni, a volte persino accusati di “portare la guerra in Germania”. Ankie Spitzer, una delle due vedove che, per decenni, hanno voluto prendere le redini della causa, ha dichiarato che non ha mai smesso di piangere per la tristezza che la Germania ha provocato a lei e a tutti gli altri cari dei defunti negli anni a venire.

Cosa succederà?

L’accordo non sarà sufficiente a cancellare il dolore, ma riaprirà le porte tra i due paesi. “Lo Stato tedesco riconosce le proprie responsabilità e le terribili sofferenze degli assassinati e dei parenti, che commemoreremo la prossima settimana”, ha affermato il presidente israeliano Herzog. Nel giorno dell’anniversario, si recherà lui stesso in Germania per la commemorazione delle vittime.

Il patto di mercoledì scorso prevede un risarcimento economico di 28 milioni di euro, di cui circa 20 milioni provenienti dal governo tedesco. Saranno lo stato federale bavarese e la città di Monaco, poi, a fornire il rimanente. “I nostri figli e nipoti non dovranno più combattere, dovranno solo occuparsi di commemorare le vittime, senza dover scavare nella ferita aperta”, ha sottolineato la vedova Ilaria Romano. 

Leggi anche: Il cancelliere Scholz ha incontrato i soldati ucraini che si esercitano in Germania

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive di Berlino Schule, corsi da 48 ore da 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

Immagine in evidenza: foto di gantelya da Pixabay