“Addio voli a 9,99 €. Non solo: la media prezzi dei nostri Ryanair sarà 50€”
L’era dei voli economici è finita: il capo di Ryanair O’Leary dichiara che la tariffa media salirà a 50€ nei prossimi cinque anni
A causa dell’aumento del costo del carburante, Ryanair non offrirà più voli a prezzi economici, ha affermato Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair. In un’intervista al programma Today di BBC Radio 4, O’Leary ha annunciato di aspettarsi un aumento della tariffa media di Ryanair di 10€ nei prossimi cinque anni, da 40€ dell’anno scorso, a 50€ entro il 2027. Questo significa che le tariffe promozionali convenienti da un euro, da 0,99€ e da 9,99€ non si vedranno per i prossimi anni. Tuttavia, il desiderio di tornare a viaggiare dopo due anni di pandemia è tale che, secondo O’Leary, le persone continueranno a volare frequentemente. Saranno comunque più sensibili ai prezzi e opteranno quindi per alternative, per quanto possibile, a basso costo, piuttosto che ridurre i voli.
Basta viaggi poco costosi
Negli ultimi decenni le compagnie aeree Ryanair, Easyjet, Vueling e Wizz Air hanno offerto servizi a basso costo, e di conseguenza il numero di voli è aumentato. Se a luglio scorso Ryanair aveva messo in vendita biglietti solo andata a partire da £ 5 verso destinazioni europee, tra cui Lisbona, ora non si può più dire lo stesso. Oggi lo stesso volo solo andata per Lisbona costa £ 130. Willie Walsh, direttore generale dell’International Air Transport Association – organizzazione internazionale di compagnie aeree – ha dichiarato che l’aumento dei costi sul carburante a causa della guerra in Ucraina porterebbe a un aumento delle tariffe aeree. Anche il prezzo delle bollette energetiche sta aumentando, aspetto da non sottovalutare se si considera il significativo impatto che questo provoca sul reddito delle famiglie. I prezzi dei voli per l’Europa previsti per quest’estate sono aumentati di un terzo rispetto al periodo precedente alla pandemia.
La gestione della pandemia da parte di Ryanair
In seguito all’interruzione dei voli internazionali durante la pandemia, la domanda di viaggi aerei è nuovamente aumentata in modo significativo. Questo ha portato a numerosi ritardi e cancellazioni, nel Regno Unito e all’estero, a causa della carenza di personale. La situazione è stata però gestita bene da parte di Ryanair, ha ribadito O’Leary. La compagnia è stata “in parte fortunata e in parte coraggiosa” ad assumere piloti e personale di bordo lo scorso novembre, nonostante la situazione pandemica, al contrario di altre compagnie aeree. Infatti, se nei primi sei mesi del 2022 compagnie quali British Airways e Easyjet hanno cancellato rispettivamente il 3,5% e il 2,8% dei voli, Ryanair ne ha cancellati solo lo 0,3%.
Le conseguenze della Brexit
O’Leary ha dichiarato di avere poca simpatia per gli aeroporti per la poca prontezza dimostrata nell’affrontare le situazioni di caos, sebbene fossero a conoscenza degli orari con mesi di anticipo e sebbene il personale di sicurezza richieda meno formazione dei piloti. Ciononostante, il capo di Ryanair si è dichiarato fiducioso. I problemi all’interno degli aeroporti nel Regno Unito dovrebbero infatti essere risolti entro la prossima estate. Tuttavia, la Brexit potrebbe continuare a creare problemi nell’assunzione di nuovo personale. L’uscita dall’Unione Europea da parte del Regno Unito è stata definita da O’Leary un “disastro per la libera circolazione dei lavoratori“. Ha inoltre aggiunto che un accordo di libero scambio con l’Unione Europa, inclusa la libera circolazione dei lavoratori, dovrebbe essere la priorità per il prossimo primo ministro britannico.
Trasporti ed emissioni di CO2
I voli commerciali corrispondono al 2,4% delle emissioni globali di CO2 e il settore sta affrontando pressioni per ridurre il proprio impatto sul clima, tra cui anche campagne per spingere le persone a optare per viaggi in treno o su strada. Tuttavia, O’Leary ha affermato che sono proprio questi viaggi che danno in realtà il maggiore contributo di CO2 in generale. Ryanair sta comunque investendo in aeromobili più efficienti in termini di carburante, anche se maggiori riduzioni deriverebbero più dall’uso del diesel al posto della benzina nei veicoli stradali.
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Immagine in evidenza: foto di Jan Claus da Pixabay