A breve i visti per entrare in UE potranno essere richiesti online

La Commissione europea ha annunciato l’intenzione di digitalizzare la procedura di richiesta del visto Schengen. Questa scelta rende più semplice e veloce per i cittadini extracomunitari la richiesta di un visto per recarsi nei Paesi europei, compresa la Germania

Secondo i piani, annunciati alla fine di aprile, la procedura di richiesta del visto Schengen diventerà completamente digitale, consentendo ai richiedenti di domandare un visto online attraverso una piattaforma dell’UE su Internet, indipendentemente dal Paese Schengen che intendono visitare. Questo perché, attualmente, alcuni cittadini extracomunitari devono recarsi in un consolato per presentare la domanda. Una volta deposta la richiesta, se accettata, si ottiene un adesivo da inserire nel passaporto. Questo processo, lungo e scomodo, ha spinto l’Unione Europea a impegnarsi in questo progetto che vede l’adozione di visti digitali. Anche sulla base del fatto che sono meno vulnerabili alla falsificazione.
La nuova piattaforma per le domande di visto conterrà informazioni aggiornate sui requisiti per i visti e consentirà ai richiedenti di creare un account, compilare un modulo di domanda, caricare i documenti ed effettuare il pagamento del visto. I richiedenti potranno accedere quando vorranno per controllare lo stato della loro domanda e ricevere aggiornamenti.
Tuttavia, i richiedenti che si presentano per la prima volta, le persone con nuovi documenti di viaggio e i richiedenti precedenti la cui descrizione fisica non è più valida, dovranno ancora presentare la domanda di persona presso il consolato locale.

La politica dei visti dell’UE nell’era digitale

Il nuovo sistema, che entrerebbe provvisoriamente in vigore nel 2026, deve ancora essere approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio. Una volta approvato, sarà possibile richiedere online i visti Schengen per tutti i Paesi della zona senza frontiere, che comprende la maggior parte dei Paesi dell’UE, oltre a Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera.
Annunciando il nuovo processo, Margaritis Schinas, vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha ribadito l’importanza di portare i visti UE nell’era digitale e che questo progetto dello spazio Schengen sta procedendo in modo unitario.
Il commissario per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha aggiunto che questa procedura di rilascio dei visti è fondamentale per facilitare i viaggi nell’UE per turismo e affari. La metà di coloro che si recano nell’UE con un visto Schengen ritiene che la richiesta di visto sia onerosa e un terzo deve percorrere lunghe distanze per richiedere un visto. Proprio per questo si stanno investendo risorse per creare una piattaforma rapida, sicura e basata sul web.

Il sistema Etias

Nel novembre 2016 la Commissione europea aveva deciso di creare un sistema che potesse rafforzare la sicurezza e il controllo dei viaggi nello spazio Schengen per tutti i cittadini di quei paesi con cui l’Europa aveva raggiunto accordi di esenzione dal visto per l’ingresso nei propri stati. Su tali presupposti nacque l’Etias, acronimo di European Travel Information and Authorisation System, la cui finalità è stata quella di effettuare controlli pre-viaggio per la sicurezza e i rischi di migrazione.
Alla luce di questo, ogni cittadino non comunitario che vorrà viaggiare nell’area Schengen dovrà richiedere un’autorizzazione di viaggio attraverso Etias, prima della propria partenza. Sostanzialmente Etias sarà destinato ai cittadini delle 60 nazioni che sono attualmente esenti da visto per viaggiare all’interno dell’UE e di cui si può trovare un elenco aggiornato sul sito del Ministero degli Affari Esteri.
Il progetto della piattaforma online per i visti di cui si è parlato sopra differisce dall’Etias poiché questo sistema verrà utilizzato dai viaggiatori extracomunitari che sono esenti da visto ma che devono richiedere un’autorizzazione di viaggio per entrare nell’UE.

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