Perché la matrigna di Biancaneve è identica alla statua della nobildonna tedesca Uta von Ballenstedt
Uta von Ballenstedt: la musa ispiratrice di Walt Disney per la creazione di Grimilde, la strega cattiva di Biancaneve e i sette nani. La strega e la nobildonna: come due gocce d’acqua
La nobildonna medievale che ha ispirato i disegni di Walt Disney è proprio lei: Uta von Ballenstedt. Più precisamente è stata la statua nella cattedrale di Naumburg – in Sassonia Anhalt – scolpita dall’anonimo ” Maestro di Naumburg” ad aver acceso la miccia della fantasia di Disney per creare il personaggio di Grimilde, la matrigna cattiva di Biancaneve. Uta von Ballenstedt, moglie del conte Eccardo II di Meissen morì nel 1046, a causa dell’epidemia allora in corso in Germania. I due non ebbero figli, e il loro unico lascito fu il duomo di Naumburg. Due secoli più tardi però un artista – denominato il Maestro di Naumburg – decise di scolpire delle statue dedicate ai creatori della cattedrale. Ed è grazie alla sua opera che le figure dei due nobili tornarono in vita. Da quel momento in poi le statue divennero il simbolo incontrastato della chiesa, acquistando una maggior fama a partire dagli anni 20′. Le foto della nobildonna girarono il mondo, ed arrivarono anche nelle mani di Walt Disney.
Walt Disney rimase particolarmente affascinato dalla statua di Uta von Ballenstedt
A partire da qui ha inizio la storia. Walt Disney, rimase affascinato dalla donna, che divenne l’argilla con la quale l’artista plasmò il personaggio di Grimilde. Le stesse labbra, tra il magenta ed il rosso, le guance leggermente rosee, lo stesso naso che cade giù dritto, in perfetto equilibrio con il volto. Gli occhi chiari, misteriosi, di un verde che ti ipnotizza, ed un’espressione seria, quasi corrucciata, pensierosa. Chissà se è stata proprio l’espressione impassibile della statua e lo sguardo gelido ad aver incantato e scatenato la fantasia di Walt Disney, dando vita nel 1937, all’idea di Grimilde, la strega, la matrigna seria, fredda e distaccata di Biancaneve, che reclama il cuore della povera principessa persa nel bosco.
La storia di Uta von Ballenstedt, una bellezza disarmante
Uta nasce nell’anno 1000 ad Harz da Hidda, figlia di Odo I, conte di Nordthüringgau e Schwabengau, e da Adalberto di Ballenstedt. Nel 1026 si sposò con il conte Eccardo II di Meissen, membro della dinastia del casato degli Ascania, e si trasferì a Naumburg. Qui insieme al marito iniziò la costruzione della famosa cattedrale di Naumburg, unico lascito della coppia, che non avrà eredi. Si vocifera che la ragazza, durante il periodo passato a Naumburg, fu anche accusata di stregoneria, accuse poi in seguito cadute. Uta morì nel 1046 poco dopo il marito, all’età di 46 anni, a causa dell’epidemia. Dopo la loro morte, il Maestro di Naumburg, un artista del tredicesimo secolo di cui non conosciamo l’identità, scolpì dodici statue, dallo stile gotico-romanico, come segno di riconoscenza ai fondatori della cattedrale. Da questo momento, la bellezza disarmante di Uta divenne pubblica. La donna divenne simbolo della cultura tedesca, del medioevo tedesco. Nel 1937 lo sguardo ipnotizzante di Uta comparve per la prima volta sugli schermi cinematografici in ” Biancaneve ed i sette nani” . Persino i nazisti, rimasero catturati dalla bellezza della donna e la utilizzarono come ” modello per la donna ariana” perfetta. Umberto Eco , anni dopo, in un’intervista, dichiara che se avesse dovuto scegliere con quale opera d’arte andare a cena fuori avrebbe scelto Uta von Ballenstedt. L’opera venne anche paragonata alla Venere di Botticelli. Una bellezza disarmante che attrae ogni anno turisti da tutto il mondo nella cattedrale.
Altri luoghi e monumenti in Germania sono stati di ispirazioni per Walt Disney
La statua di Uta von Ballenstedt non è stata però l’unica fonte di ispirazione tedesca per Walt Disney. Anche il famoso castello, logo dell’impero della Disney, si trova in Germania. Il castello di Neuschwanstein è nato dalla mente di un grande inventore sì, ma non da quella di Walt Disney . Ludwig II di Baviera, ” il re delle favole”, era un uomo solitario, amante dell’arte, dell’architettura, della musica. Fu lui che fece costruire il famoso castello di Neuschwanstein da cui poi trasse ispirazione Walt Disney, durante una visita turistica. I lavori per la costruzione del castello iniziano il 5 Settembre del 1869 e terminarono nel 1880. Il castello è un vero e proprio castello incantato, progettato con le tecnologie più all’avanguardia di quei tempi come bagni con lo scarico, sistema di riscaldamento dell’acqua e, addirittura, una macchina per creare gli arcobaleni. Il castello ospita anche una grotta al suo interno, numerosi affreschi, lampadari preziosi, statue e vasi ad ogni angolo raffiguranti cigni, animali molto simbolici per il re. Un’opera dispendiosa, ricca di dettagli, rimasta incompleta a causa della morte prematura e misteriosa del re. L’immenso e creativo castello sulla collina, i paesaggi suggestivi non potevano che inspirare altrettanta creatività. Ma il castello non è l’unico luogo che Walt Disney ha riprodotto nei suoi cartoni. Ricordate la casetta ed il piccolo paesino di “Pinocchio”? Anche quest’ultimo si trova in Germania, più precisamente a Rothenburg ob der Tauber. Il Plönlein, letteralmente ” piccola piazza sulla fontana”, è un complesso che include il caratteristico edificio giallo in legno, la fontana e le due torri, la torre Siebersturme e la Kobolzeller Tor, costruite intorno al tredicesimo secolo. Una costruzione medievale, che ha ispirato il pittoresco paesino di Pinocchio, e che continua ad ispirare e richiamare artisti da tutto il mondo.
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Immagine di copertina: Uta von Ballenstedt, screenshot da youtube