Le 5 canzoni che ti fanno sentire a Berlino secondo Massimo Zamboni

Il musicista Massimo Zamboni, già membro dei gruppi CCCP e CSI, ci racconta le 5 canzoni che, secondo lui, riescono a ‘trasportarti’ nella capitale tedesca

Massimo Zamboni, un artista poliedrico, chitarrista, cantautore e scrittore, è stato uno dei fondatori del gruppo CCCP e successivamente CSI. È anche considerato uno dei padri della musica punk rock e rock alternativo in Italia. Abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo chiedendogli quali sono le 5 canzoni che lo fanno sentire a Berlino. Ci ha parlato della sua colonna sonora estiva del 1981, quando è arrivato per la prima volta nella capitale tedesca.

1) Einstürzende Neubauten – The Garden

“È un gruppo che conosco bene” ci racconta Massimo Zamboni. “Quando sono stato a Berlino la prima volta nel 1981 si stavano ancora formando e mi ricorda quegli anni. è un gruppo che continuo ad ammirare perché ha una linearità e un suo percorso così deciso così forte che mi colpisce molto. Mi piace molto Blixa (Bargeld, uno dei fondatori del gruppo n.d.r), tutte le cose che ha fatto, anche con Nick Cave. Incarna proprio lo spirito berlinese, quello severo, aspro. Non c’è niente di mediterraneo, sono dei suoni che mi piacciono molto, sono molto ragionati. The Garden è anche un esempio di come si fa un brano partendo da un suono perché sembra che dica poco, in realtà è molto bello e la mimica di Blixa è perfetta per questa canzone”.

Kim Carnes – Bette Davis Eyes

“Non è una canzone dedicata a Berlino anche se parla di spionaggio, ma è una canzone che a Berlino si ascoltava in continuazione in tutti i locali, da quelli alternativi a quelli più popolari. C’è stato un istante in cui nel 1981 Kim Carnes impazzava ed è veramente rimasta la colonna sonora di Berlino. Mi viene immediatamente in mente una città oscura, misteriosa e difficile da decifrare e ogni volta che la sento. È qualcosa di epidermico”.

Lali Puna – Scary World Theory

“La loro musica, così minimale e piacevole, ti entra direttamente in circolo e mi piace molto quello che fanno perché c’è questo clima di sospensione continua che è una cosa veramente molto tedesca. Questa è la loro prima canzone che ho ascoltato. Fa parte della colonna sonora di un film italiano, Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino, e mi è piaciuta subito. Ho così cominciato ad ascoltare questo gruppo, e anche gli altri gruppi della stessa etichetta, Morr Music. Era un brano che, all’epoca, mi sembrava molto modern0″.

DAF – Kebab Traum

“Questa canzone è Berlino 100%, non solo perché parla dei sogni di Kebab, ma perché, secondo il mio punto di vista, è proprio la colonna sonora di chiunque si voglia avvicinare alla città. L’avevo sentita anche nella versione che avevano fatto Film Farben, un altro gruppo tedesco, una versione molto più adatta alle case occupate. Anche in questo caso i movimenti di Gabi Delgado (cantante) e del batterista sono eccellenti, a mio avviso”.

CCCP – Live in Punkow

“Quando ci siamo formati, molte nostre canzoni parlavano di Berlino, il nostro orizzonte quotidiano. Live in Punkow è diventato un inno dei CCCP, perché inneggiava a un mondo che nessuno voleva frequentare, quello dell’altra parte del muro, dall’altra parte della Cortina. La canzone era quindi dedicata a Pankow, a Praga, a Budapest, a Sofia, a tutte le grandi capitali che nessuno voleva riconoscere europee e da cui noi invece eravamo veramente molto affascinati.

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Immagine di copertina: Massimo Zamboni ©GG da Flickr CC2.0