La leggendaria cerimonia del tè del nord della Germania, la zona dove se ne beve più al mondo
La leggendaria cerimonia del tè della Frisia orientale, la zona dove se ne beve più al mondo. Storia di un simbolo dal valore identitario
La Frisia orientale è la zona dove si beve più tè al mondo. Questa piccola regione tedesca, situata nello stato della Bassa Sassonia, è orgogliosa della sua lunga tradizione del tè. Nonostante il caffè sia la bevanda più popolare in Germania (6,5 litri a persona ogni anno), i tedeschi del nord amano bere il tè.
Secondo le stime di un’associazione tedesca, gli abitanti della Frisia orientale bevono più tè di chiunque altro al mondo, circa 300 litri a persona all’anno. Il tè venne importato per la prima volta nella Frisia orientale nel XVII secolo, ma la sua diffusione tra la popolazione tedesca avvenne solo due secoli più tardi, divenendo parte integrante della cultura della Frisia orientale.
In che cosa consiste la cerimonia del tè: preparazione e passaggi
Come racconta Sabrina Roth, educatrice presso il museo del tè a Norden, essere invitati in una casa della Frisia orientale significa prendere parte a una vera e propria cerimonia. L’importanza del rito del tè è infatti tale da essere riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale.
La cerimonia si svolge tra le 11 di mattina e le tre del pomeriggio. Si inizia sciacquando la teiera con acqua calda per poi aggiungere al recipiente ancora caldo una miscela di tè Assam. Il tè viene messo in infusione in acqua calda dai 3 ai 5 minuti.
Il padrone di casa, intanto, aggiunge un pezzo di Kluntje (caramella di roccia) sul fondo di ogni tazza; in seguito, viene versato il tè. Come tocco finale, si aggiunge un cucchiaio di panna che crea un effetto visivo chiamato Wulkje (piccola nuvola).
La miscela non dev’essere in alcun modo mescolata, poiché il risultato deve rendere i primi sorsi cremosi, il mezzo della tazza amaro e il fondo dolce. Bere il tè nella Frisia orientale è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: si possono sentire il crepitio della caramella, il calore della tazza, il profumo e il sapore del tè.
Piccola precisazione: l’acqua deve essere rigorosamente priva di calcare!
Un consumo contrastato nel corso della storia
Nel corso della storia ci sono stati diversi tentativi di limitare il consumo di tè nella Frisia orientale. Nel XVIII secolo, ad esempio, il re Federico il Grande, inizialmente sostenitore ed esportatore di tè, dichiarò in seguito che il suo consumo fosse uno spreco di denaro, esortando gli abitanti a preferire la birra locale o gli infusi di citronella. Nonostante il divieto, i frisoni continuarono a farne uso, ricorrendo al contrabbando delle foglie di tè.
Il sovrano alla fine si arrese e i frisoni furono liberi di mantenere la propria tradizione. Al giorno d’oggi, gli abitanti amano bere il tè due o tre volte al giorno, ma alcuni arrivano anche a cinque/sei. Ai propri ospiti, i frisoni orientali sono soliti offrire almeno tre tazze di tè, spesso accompagnate da cialde sottili o un pezzo di pane all’uvetta con burro.
Il tè Assam e le sue varietà
Proveniente dall’omonima regione indiana, il tè Assam è il tè nero più utilizzato dagli abitanti della Frisia orientale. La composizione cambia di raccolto in raccolto e le aziende di tè pongono particolare attenzione al mantenere coerente il gusto degli infusi, i quali vengono rigorosamente testati ogni anno.
Non esiste pertanto un’unica ricetta per la tradizionale Ostfriesenmischung, la miscela di tè della Frisia orientale: in una sola bustina è possibile trovare fino a 40 varietà di tè. Ciò non preclude la qualità di questa bevanda, tanto amata e tutelata da essere divenuta un importante simbolo culturale e identitario.
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Immagine di copertina: Cerimonia del tè Foto di Jill Wellington da Pixabay