La Germania dichiara il Sudafrica zona a rischio varianti
Dopo la scoperta di una nuova variante di Coronavirus il Governo tedesco ha dichiarato il Sudafrica zona a rischio varianti
Nella notte di venerdì 26 novembre la Germania ha inserito il Sudafrica nella lista dei Paesi a rischio varianti. La decisione del Governo è arrivata subito dopo la scoperta di una nuova variante di Coronavirus – chiamata B.1.1.529 – nel Paese africano. Secondo gli scienziati sudafricani che hanno scoperto la nuova variante, quest’ultima è altamente contagiosa e riuscirebbe, secondo i primi studi, a eludere la protezione di anticorpi e vaccini. Secondo gli ultimi dati ufficiali è solamente il 23,51% la percentuale degli abitanti in Sud Africa completamente vaccinati.
Deutschland wird u.a. #Südafrika zum Virusvariantengebiet erklären. Mit Inrafttreten heute Nacht dürfen Fluggesellschaften nur noch Deutsche nach ?? befördern, außerdem gelten 14 Tage Quarantäne für alle, auch Geimpfte. (1/2)
— Jens Spahn (@jensspahn) November 26, 2021
Cosa comporta essere inseriti nella lista dei Paesi a rischio varianti
La Germania distingue – da agosto 2021 – due tipologie di zone a rischio: Hochrisikogebiete (Paesi ad alto rischio) e Virusvariantengebiete (Paesi a rischio varianti). Chiunque rientri in Germania da un Paese inserito nella seconda lista dovrà – anche se vaccinato o guarito – osservare una quarantena di 14 giorni. Al momento il Sudafrica è l’unico Stato al mondo classificato dalla Germania come Paese a rischio varianti.
La nuova variante del Sudafrica preoccupa la Germania in ginocchio per la quarta ondata
“Questa nuova variante ci preoccupa molto. Per questo motivo abbiamo agito subito inserendo il Sud Africa nella lista dei Paesi a rischio varianti. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno ora è la diffusione di una nuova variante che causi ancora più problemi” ha dichiarato il Ministro della Salute federale Jens Spahn a seguito della decisione. La Germania è stata letteralmente travolta dalla quarta ondata ed è sicuramente uno dei Paesi europei più colpiti, complice anche una bassa percentuale di popolazione vaccinata. Secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institut – aggiornati a venerdì 26 novembre – sono stati registrate 76.441 nuove infezioni e 357 morti nelle ultime 24 ore. Pochi giorni fa, in Germania, sono stati superati i 100.000 morti a causa del virus.
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