La Danimarca contro lo spreco alimentare: riutilizzare il pane avanzato per produrre pasta

La Danimarca vuole promuovere un’economia circolare sostenibile. Il pane avanzato verrà così riutilizzato per produrre la pasta.

La Danimarca vuole promuovere un’economia circolare e prevenire gli sprechi alimentari, che costituiscono uno dei più grandi problemi delle società industrializzate occidentali. Sei studenti della Technical University of Denmark hanno così pensato di ideare un progetto sostenibile, per riutilizzare il pane e trasformarlo in pasta. Il pane è un prodotto che, spesso e mal volentieri, costituisce parte degli scarti alimentari. Secondo il Ministero per l’Ambiente e l’Alimentazione, ogni anno in Danimarca circa 700.000 tonnellate di cibo commestibile vengono gettate nella spazzatura. Un decimo del totale è costituito dal pane, un alimento che si deteriora molto facilmente. Le aziende del settore e i supermercati, così come l’organizzazione no profit “Stop Spild af Mad” sono coinvolte nel progetto sostenibile.

Pasta di Pane

“Pasta di Pane” è il prodotto pensato dai ragazzi dell’università danese. La loro soluzione consentirà così di sfruttare le donazioni del pane e ridurre di conseguenza i costi per le organizzazioni. La loro ricetta è costituita per il 50% da pane avanzato, uova e farina. Prima di procedere con la produzione, il pane viene analizzato per verificarne il suo stato e garantire ai clienti un prodotto commestibile nel tempo. Gli studenti hanno inoltre analizzato lo sviluppo dei microorganismi per assicurare che la pasta venga consumata prima della scadenza. Il prodotto presenta indubbiamente molteplici vantaggi. Considerando le proprietà, contiene meno carboidrati, più proteine e meno grassi della pasta tradizionale. The Round Table può senz’altro trarre beneficio dalla bontà del progetto, riducendo i costi per l’acquisto della materia prima. Un chilo di pasta costa normalmente 12 corone, mentre il nuovo prodotto consentirebbe di dimezzarne il prezzo.

Ridurre gli sprechi alimentari

Il concetto di “food waste” si riferisce al cibo scartato ma ancora commestibile per l’uomo. Gli scarti alimentari contribuiscono all’aumento delle emissioni di anidride carbonico, generando un forte impatto sull’ambiente. È perciò fondamentale cercare di frenare e invertire, al più presto, i nostri trend alimentari. Organizzazioni no profit come “Stop Spild af Mad” o società commerciali come Eat GRIM si prefiggono obiettivi concreti e la loro volontà è di diffondere maggiore consapevolezza ai cittadini. L’attivista Selina Juul ha promosso, nel corso degli ultimi, importanti iniziative a sostegno della tematica alimentare, promuovendo il primo “National Day of Food Waste”. Eat GRIM invece, si impegna a raccogliere e consegnare delle ceste di frutta e verdura che non rientra negli standard di bellezza dei supermercati. Organizzazioni simili si stanno diffondendo fortunatamente a macchia d’olio in tutta Europa, come Querfeld e Sirplus a Berlino, a dimostrazione dell’importanza del tema per il nostro futuro.

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In copertina: Pane Pixabay