La criminalità in Germania è in netta diminuzione

La criminalità in Germania è diminuita del 15% dal 2005 al 2019. Soprattutto i crimini legati alla proprietà sarebbero in costante calo

Secondo il recente “Rapporto periodico sulla sicurezza” del Governo federale, la criminalità in Germania è in netta diminuzione. Dal 2005 al 2019 ci sarebbe stata una diminuzione dei crimini del 15% circa. Un calo significativo si è registrato soprattutto per quanto riguarda i reati contro la proprietà e il patrimonio. Anche il numero di crimini violenti è diminuito. Infatti la Germania avrebbe un basso numero di omicidi intenzionali in confronto ad altri Stati secondo il rapporto, tanto che il Ministro Federale degli Interni Horst Seehofer avrebbe dichiarato che il Paese sarebbe uno dei più sicuri in tutto il mondo. Tuttavia rimangono preoccupanti i dati dei crimini legati ai movimenti estremisti di destra: si tratterebbe di circa 20.000 casi rilevati ogni anno. I crimini antisemiti, per esempio, sono aumentati secondo i dati registrati dalla polizia. Si riscontra da un lato un aumento dei comportamenti discriminatori nei confronti di persone di colore o di altra religione, dall’altro il rapporto ha messo in luce come anche il numero dei sospetti stranieri sia cresciuto tra 2005 e 2019. In particolare quest’ultimo dato, avrebbe avuto un’impennata a seguito della crisi migratoria del 2015. Inoltre sarebbero aumentati anche i crimini d’odio su internet.

Una lettura trasversale dei dati sulla criminalità in Germania

Ciò che emerge dal “Rapporto periodico sulla sicurezza” è il fatto che sono sempre più evidenti le divisioni interne alla società. Da un lato le comunità straniere sono in continua espansione e dall’altro i crimini d’odio sono in crescita, probabilmente proprio in relazione all’aumento della popolazione non tedesca. Inoltre, se da una prima lettura si potrebbe recepire che il numero di stranieri sospettati di reato è una grossa fetta dei criminali della Germania, bisogna sottolineare come ci siano alcuni reati che non possono essere commessi dalla popolazione tedesca, come quelli legati alla violazione della legge sul soggiorno. Inoltre all’interno di questa categoria vengono registrati anche i reati commessi dai turisti.

D’altra parte i crimini legati a movimenti estremisti sono in costante aumento e il fenomeno si fa sempre più preoccupante. In particolare nel 2020 sarebbero stati commessi un totale di circa 32.900 crimini a sfondo estremista. Di questi, circa 22.357 crimini sarebbero stati legati ai movimenti di destra e circa 6.600 a quelli di sinistra. Anche durante il 2020, complice la pandemia, si è registrata una diminuzione della criminalità, ma non si sono arrestati invece i reati perpetrati su internet, che sarebbero raddoppiati rispetto al 2015. In tal senso spiccano anche i crimini d’odio online. Dunque le spaccature tra le diverse frange della società sono sempre più evidenti.

Un confronto con la situazione italiana

In generale, la diminuzione della criminalità è un trend che non caratterizza soltanto l’area tedesca, ma che coinvolge tutto il continente europeo. A partire dalla fine degli anni Novanta, i Paesi dell’UE stanno diventando sempre più sicuri, Italia compresa. I reati gravi denunciati in Italia nei primi sei mesi del 2021 sono diminuiti rispetto allo stesso periodo del 2019, in epoca pre-pandemia. Erano stati 1.149.914 due anni fa, e sono scesi a 949.120 quest’anno, con un calo del 17,4%. In generale, però, i crimini nel 2021 sarebbero aumentati del 7,5% se confrontati con i primi sei mesi del 2020: infatti, complice il lockdown, in quel periodo tutti i reati erano diminuiti, eccetto quelli commessi online. Il dato del 2020 è quindi un’eccezione che non confuta la tendenza pluriennale di diminuzione della criminalità. Gli unici reati che continuano ad aumentare in modo costante sono quelli informatici, con una media di 800 al giorno nei primi sei mesi di quest’anno: si tratta di un fenomeno in espansione che bisognerà cercare di arginare.

 

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