In Germania creato il Tinder per i cani
Si chiama Patzo la nuova app di incontri tra padroni di cani e aspiranti “padrini”
Da maggio è disponibile Patzo, la nuova app ideata da una start-up di Würzburg che mette in contatto padroni che non riescono a prendersi cura del proprio cane h24 e coloro che ne desiderano uno, ma non hanno abbastanza spazio per ospitarlo. È una vera app di incontri sul modello di Tinder: basta scorrere a destra o sinistra sul proprio smartphone per esprimere il proprio interesse o meno verso un animale, per poi mettersi in contatto con il padrone. L’app è completamente gratuita e disponibile sia per iOS che per Android.
Da dove nasce l’idea di Patzo
Patzo è stata pensata per gli amanti dei cani. E’ stata attivata dapprima a Würzburg e in seguito estesa anche a Berlino. Il 25enne ideatore del progetto, Marcel Wittstand, si è basato su un’esperienza personale. Durante gli studi avrebbe voluto un cane, ma la mancanza di spazio in casa gliel’ha impedito. Per questo motivo, si prendeva cura del cane dei vicini o di alcuni amici. Ha quindi pensato di venire incontro alle esigenze di padroni, che non sempre possono dedicare tutto il loro tempo ai loro amici a quattro zampe. Allo stesso tempo è un’occasione per i cosiddetti “padrini” o “madrine”, coloro che vorrebbero adottare un cane ma non hanno a disposizione abbastanza risorse economiche per prendersene cura adeguatamente. Non si tratta dunque di un servizio di dog-sitting: non si riceve alcun compenso, ma ci si prende cura dell’animale in modo del tutto volontario, come farebbe un padrino o una madrina con il proprio figlioccio.
Come funziona l’app
L’app sfrutta lo stesso principio di Tinder. I padroni creano un profilo per i loro amici a quattro zampe, includendo foto, luogo di residenza e una breve descrizione dell’animale. D’altra parte gli aspiranti padrini o madrine consultano la lista dei cani. Scorrendo verso destra sullo smartphone si aggiunge il cane alla lista degli interessi, scorrendo verso sinistra lo si ignora. Alla base della scelta ci sono criteri personali come il temperamento dell’animale o il luogo di residenza. Tramite le proprie preferenze chi è alla ricerca di un cane può poi contattare il padrone per organizzare un incontro. Essendo completamente gratuita e no profit, la start-up non garantisce alcuna assicurazione. Gli interessati dovranno dunque mettersi d’accordo su come gestire possibili danni fisici, come eventuali morsi. Attualmente sono attivi sulla piattaforma circa 2mila utenti, ma visto il successo di Patzo i suoi creatori hanno intenzione di estendere il servizio su tutto il territorio tedesco.
L’app giusta al momento giusto
Wittman ha dichiarato di essersi convinto a portare avanti il progetto soprattutto per via della situazione pandemica. Durante il lockdown molti berlinesi, presi dalla solitudine, hanno adottato un cane senza riflettere troppo sulle esigenze e sulle responsabilità che tale scelta comporta. Con il ritorno alla vita normale, infatti, in molti si sono resi conto di non riuscire a prendersi cura dei loro amici a quattro zampe. Wittman, convinto della necessità di una soluzione alternativa all’abbandono o al canile, ha così proposto Patzo. Le considerazioni del 25enne sono state confermate dalla Federazione cinofila tedesca, secondo cui la quota di cani nel 2020 è aumentata tra il 10% e il 20% rispetto all’anno precedente. A Berlino attualmente vivono circa 6mila cani in più del solito. Il dato più allarmante è stato però presentato dalla Tierheim Berlin. Solo quest’anno, il rifugio per animali di Berlino ha già accolto 60 cuccioli in appena sei mesi, un dato che non si vedeva da almeno 10 anni.
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