Germania, VW elimina i currywurst dalla propria mensa aziendale scatenando polemiche
Il currywurst è da decenni parte integrante delle mense della fabbrica Volkswagen. Ora la leggendaria salsiccia prodotta dall’azienda automobilistica scomparirà dalla mensa di Wolfsburg
Sinora la produzione di currywurst alla Volkswagen è stata importante almeno quanto quella delle auto. Oltre ai modelli di Golf e Touran, nello stabilimento principale della Volkswagen a Wolfsburg, dal 1973 vengono prodotte anche le iconiche salsicce tedesche. Ogni anno, dalla macelleria interna allo stabilimento, escono circa 4,8 milioni di pezzi. Conosciuto anche come Currybockwurst, il currywurst della VW non è consumato solo nelle mense della fabbrica Volkswagen. Da decenni il gruppo vende le sue salsicce allo stadio della squadra di calcio del VfL Wolfsburg e in undici Paesi europei, sotto il marchio “Volkswagen Genuine Parts”. Tuttavia, il desiderio di alternative più sostenibili ha portato a ripensare il menù della mensa nel celebre grattacielo di Wolfsburg. Così dopo le vacanze estive, i dipendenti della casa automobilistica dovranno adeguarsi, perché la mensa aziendale offrirà un menu senza carne.
Alternative più sostenibili per i dipendenti
Il CEO di VW, Herbert Diess, ha pubblicato un post su LinkedIn, spiegando che nel maggio 2020 è stato fondato un team creativo con il compito di portare più qualità nei piatti dei dipendenti dell’azienda. «Ad oggi sono state sviluppate e assaggiate oltre 400 nuove ricette. Meno carne, più verdure, ingredienti migliori: un progresso immenso, molto più contemporaneo. Il buon cibo è importante, è fondamentale per la salute, l’umore e quindi anche per il produttività dei Dipendenti»- ha affermato Diess. Così da settembre in poi il celebre currywurst sarà disponibile solo in versione vegetariana o vegana e gran parte dei prodotti utilizzati nella mensa sarà locale e biologica. L’obiettivo è quello di rinunciare alla carne proveniente da allevamenti intensivi entro il 2025. A motivare la scelta, sia la crescente richiesta da parte dei dipendenti di alternative di origine vegetale, che la ricerca di un menù più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Salvate il currywurst!
La scelta della celebre casa automobilistica è stata in grado di suscitare surreali polemiche in Germania. Sebastian Hammelehle dello Spiegel si chiede se siamo finiti «nell’era post-fallica», in cui la celebre salsiccia tedesca viene smascherata per quello che è: «un simbolo della mascolinità tossica, non rispettosa del clima e non a emissioni zero». Anche Gerhard Schröder, ex Cancelliere della Germania ed ex membro del consiglio di sorveglianza della VW, ha dato sfogo al suo disappunto su LinkedIn. «Se fossi ancora nel consiglio di sorveglianza della VW, non sarebbe successa una cosa del genere» – ha affermato in un post. L’ex Cancelliere tedesco ha ammesso di seguire una dieta vegetariana saltuariamente, ma ha sottolineato come la dieta senza carne abbia i propri limiti: «Fondamentalmente niente currywurst? No!». Per poi aggiungere come il currywurst con patatine fritte sia una fonte di energia indispensabile per gli operai. Schröder ha anche lanciato un hashtag a tema: #rettetdieCurrywurst, ovvero “salvate il currywurst”.
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