Germania, lockdown fino al 18 aprile e tutte le nuove restrizioni (tra cui un grande blocco a Pasqua)
Si è concluso a tarda notte il vertice tra Governo federale e Länder per discutere sulle nuove restrizioni
Dopo una riunione, iniziata alle 15:00, e finita a tarda notte, si è concluso il vertice tra Governo federale e rappresentanti dei Länder. Sul tavolo di discussione le nuove restrizioni da adottare in Germania per far fronte alla pandemia. Come nei precedenti vertici, anche questa volta la discussione è stata caratterizzata da opinioni discordanti, con malumori presenti già prima dell’inizio delle consultazioni. Come riportato dalla Bild, durante il vertice, c’è stata una lunga pausa poiché, secondo Merkel, le posizioni di alcuni Primi Ministri erano “troppo lassiste” soprattutto per quanto riguardava le libertà di spostamento durante le vacanze pasquali. Di certo questo vertice, il ventesimo dall’inizio della pandemia, ha segnato una pesante sconfitta politica per Merkel, che spingeva per un inasprimento delle restrizioni, tra cui l’introduzione di un coprifuoco a livello nazionale. Significative le parole di Christine Aschenberg-Dugnus, parlamentare della CDU, che ha dichiarato: “la Cancelliera, ormai, non può più proporre le sue opinioni con la stessa forza di pochi mesi fa”. La prossima riunione è programmata per lunedì 12 aprile.
Proroga del lockdown e inasprimento delle restrizioni se i numeri dovessero peggiorare
L’attuale lockdown verrà prorogato fino a domenica 18 aprile, unico punto che ha visto concordi sin da subito tutti i partecipanti alla riunione. A lungo si è discusso a proposito di un eventuale allentamento delle restrizioni durante le festività pasquali. È stato deciso che le restrizioni sui contatti rimarranno le stesse, anche durante le festività, per cui si potranno incontrare fino a 5 persone provenienti da non più di due nuclei famigliari. È stato concordato il fatto di “tirare un freno di emergenza” nelle zone in cui l’incidenza ai 7 giorni sia superiore a 100 contagi ogni 100.000 abitanti per 3 giorni consecutivi. Una scelta che, di fatto, congelerebbe il piano di aperture stilato precedentemente. Ciò significa che le restrizioni già in vigore prima del 7 marzo (quindi prima degli ultimi allentamenti), entrerebbero di nuovo in vigore in questi hotspot. Questo comprenderà la chiusura del commercio al dettaglio – che era stato recentemente riaperto con un sistema di prenotazione (il famoso Click and Meet) – ad esclusione di alcune attività (ad esempio supermercati e farmacie che sono sempre stati aperti). Un provvedimento che, comunque, non interesserà parrucchieri e barbieri (che rimarranno aperti). Particolarmente accesa la discussione per quanto riguarda scuole e asili nido. A questo proposito, gli Stati federali hanno eretto un muro compatto contro Merkel affermando che “la decisione di aprire o chiudere le scuole spetta ai Länder e non al Governo federale”. L’eventuale chiusura di tutti gli istituti scolastici dovrebbe avvenire solo nelle zone in cui l’incidenza ai 7 giorni dovesse superare i 200 contagi ogni 100.000 abitanti.
Un pesante lockdown durante le festività pasquali
Una decisione a sorpresa è arrivata dopo la mezzanotte. Merkel – insieme al Ministro delle finanze Oliver Scholz, al Primo Ministro della Baviera Markus Söder e al Sindaco di Berlino Michael Müller – ha chiesto di introdurre un blocco radicale durante i giorni delle festività pasquali. Una proposta che è stata approvata, non senza discussioni, da tutti i rappresentanti dei Länder. Secondo il piano tutti i negozi – compresi supermercati e tutte le altre attività che, nonostante il lockdown, potevano rimanere aperte – dovranno rimanere chiusi dall’1 al 5 aprile compreso. Solo i negozi che vendono generi alimentari potranno aprire sabato 3 aprile. Anche i ristoranti che offrono servizio all’aperto dovranno rimanere chiusi in questi giorni. In questo periodo saranno vietati gli incontri negli spazi pubblici e, inoltre, anche le funzioni religiose non potranno svolgersi.
I dati relativi a contagi e morti in Germania
Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi dal Robert Koch Institut, aggiornati a lunedì 22 marzo, in Germania, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 7.709 contagi e 50 decessi. A preoccupare è il dato relativo all’incidenza dei 7 giorni che ha registrato 107,3 contagi ogni 100.000 abitanti, un dato che è cresciuto esponenzialmente nelle ultime settimane. Un altro numero che desta paura è il significativo aumento dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Nella giornata di lunedì sono stati registrati 3.134 ricoverati, 90 in più rispetto al giorno precedente.
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Immagine di copertina: Restrizioni Bundestag da Pixabay