Germania, arrestato scienziato russo. Era una spia per Mosca

Spia russa lavorava sotto copertura in un’università di Scienze naturali. Ora «Ilnur N.» è in custodia cautelare

Tornano le tensioni con la Russia. Da venerdì 18 giugno Ilnur N. è in custodia cautelare per accuse di presunto spionaggio per il Cremlino. Avrebbe lavorato sotto copertura in qualità di assistente di ricerca nel dipartimento di Scienze naturali di un’università tedesca. Secondo i procuratori federali «lavorava per un servizio segreto russo almeno fin da inizio ottobre». Le prove: si sarebbe incontrato tre volte, in cambio di soldi, con un connazionale dell’intelligence. In almeno due occasioni avrebbe passato informazioni di dominio dell’università. Durante l’arresto gli agenti hanno perquisito la sua abitazione e il posto di lavoro.

Regime di sanzioni e scandali di spionaggio, una storia che si ripete

Russia e Germania non hanno ancora rilasciato dichiarazioni. Certo è che l’arresto va a inserirsi in un quadro diplomatico già complesso. La Russia ha rapporti conflittuali con molti Stati europei. Nel 2014, dopo aver annesso la Crimea, ha iniziato azioni offensive contro l’Ucraina. E sui confini di quest’ultima continua il concentramento delle proprie truppe. Ma al regime di sanzioni per questi fatti si aggiungono gli scandali di spionaggio, a cui sono seguite molte espulsioni. Solo questo aprile la Repubblica Ceca ha ordinato l’allontanamento entro 48 ore di 18 diplomatici russi. Mentre, a inizio mese, l’Italia ha varato un piano nazionale di protezione dai cyberattacchi dopo la dichiarazione di Mario Draghi di mettersi in guardia dalle interferenze del Cremlino.

Nessuna dichiarazione da Russia e Germania: in gioco interessi politici ed economici

Si aggiunge un tassello a un passato di dispute diplomatiche. Solo per citare l’episodio più famoso, nel 2015 un cyberattacco aveva colpito il Bundestag, compromettendo addirittura l’account mail di Angela Merkel. E altri ne sono seguiti, anche se minori. La Russia è ferma sulla sua posizione negazionista. E la Germania, nonostante il progetto riceva sempre più opposizioni, rimane ferma sulla decisione di completare il Nord Stream 2, gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporterebbe direttamente il gas proveniente dalla Russia in Germania. Interessi politici ed economici intessono così il mosaico intorno all’ennesima spia russa trovata su suolo europeo.

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Immagine di copertina: Cremlino – Mosca ©A. Savin da Wikipedia CC3.0