Erdapfel, la storia dietro l’invenzione del mappamondo costruito nel 1492 chiamato “mela terrestre”

Erdapfel, il globo terrestre più antico finora scoperto. Un artefatto impressionante, ma tutt’altro che esatto

L’Erdapfel, la mela terrestre, è il globo terrestre più antico finora scoperto. È un artefatto impressionante sebbene sia tutt’altro che esatto. Il globo infatti risale al 1492, quando il Nuovo Continente non era ancora stato scoperto, e manca perciò completamente dalla rappresentazione. La sua paternità si deve a Martin Behaim, astrologo, navigatore e cartografo tedesco. Dopo i suoi viaggi nel mondo allora conosciuto, tra Portogallo e costa occidentale dell’Africa, ritornò nella sua Norimberga, dove convinse il consiglio comunale a commissionargli un globo.

L'Erdapfel ©Vitold Muratov CC 3.0 da wikimedia https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Martin_Behaim_Erdapfel.jpg

L’Erdapfel ©Vitold Muratov CC 3.0 da Wikimedia

Il globo nel dettaglio

Oltre a Behaim, che coordinò i lavori, ci vollero altre figure di artigiani per completare l’opera. L’artista Georg Glockendon insieme al pittore Hans Storch si occuparono dell’illustrazione del globo; inoltre uno scriba si impegnò ad aggiungere circa 2.000 nomi di luoghi. L’Erdapfel si presenta così adornato da piccoli dettagli come oltre 100 oggetti e figure in miniatura. Si possono infatti vedere santi, re sui loro troni, animali come elefanti, pappagalli e cammelli e altri animali fantastici come serpenti marini e sirene. Infine, barche e pesci colorati. Anche alcuni elementi mappati presentano elementi immaginari, come l’Isola di Saint Brendan, una fantomatica isola di cui spesso si vociferava, ma mai esistita. Il globo, oltre agli aspetti mitologici, presenta imprecisioni anche per quanto riguarda il mondo allora conosciuto. Infatti, è rappresentato un’unica grande massa di terra, un continente eurasiatico, circondato da isole e oceani; le varie misurazione e le principali caratteristiche geografiche sono alquanto approssimative. L’Erdapfel, anche presenta errori, è un’importante testimonianza di come la civiltà occidentale conosceva, o credeva di conoscere, nel XV secolo.

Il mare tra Europa e Asia raffigurato nell'Erdapfel ©Kintetsubuffalo/Public Domain https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Martin_Behaim_1492_Ocean_Map.png

Il mare tra Europa e Asia raffigurato nell’Erdapfel ©Kintetsubuffalo/Public Domain

Il primo globo scoperto

L’Erdapfel non è certamente il primo globo mai realizzato, ma è quello più antico finora scoperto. Le testimonianze delle prime rappresentazioni rotonde della Terra risalgono agli antichi Greci, mentre la realizzazione delle prime mappe sferiche avvennero nel XIII secolo, se non addirittura prima, nel mondo islamico. Nessuna di queste però sopravvisse. La fortuna dell’Erdapfel risiede nell’apatia della famiglia di Behaim, che mise il globo nel deposito dopo che le era stato restituito dalla città di Norimberga nel XVI secolo. Il globo infatti rimase dimenticato fino al XIX secolo, quando le generazioni successive lo ritrovarono e lo prestarono al Museo nazionale di Norimberga. Nel 1937, infine, fu lo stesso Adolf Hitler a comprare il globo per il Museo, poiché riteneva che un’opera tedesca dovesse rimanere nel Paese.

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Immagine di copertina: Erdapfel © Jeff Nyveen – Flickr CC 2.0