Due artiste hanno creato un profumo che ricordi gli odori della DDR
Una fragranza rievoca i profumi dell’ex Germania dell’Est: muffa, tabacco, lampone e muschio gli ingredienti principali.
Un aroma di tabacco con note di muffa, fragranze di caramelle al lampone che si uniscono al muschio per una sensazione “agrodolce”. E’ il profumo che due artiste hanno creato per rievocare gli odori quotidiani della Germania dell’Est. Per trasformare l’ostalgie, ovvero la nostalgia per la vita durante la Repubblica Democratica Tedesca. Da un semplice sentimento a opera d’arte, Regina Mamou e Lara Salmon hanno così scommesso sull’olfatto. Al progetto hanno contribuito molte persone da Stati Uniti e Germania che hanno condiviso storie e approfondimenti sulla DDR.
Come è stato creato il profumo
La fragranza “Common Fantasy” racchiude una cultura che non esiste più, ma di cui molti avvertono la mancanza. Per realizzarla, sono stati raccolti e utilizzati manufatti della Germania orientale. Salmon in persona si è recata a Berlino per collezionare moquette e pannelli di soffitti di vecchi edifici della DDR al fine di richiamare il tipico odore sgradevole e aspro. Ha perlustrato negozi dell’usato per trovare sigarette, ritagli di giornale e uniformi della Libera Gioventù Tedesca, l’organizzazione giovanile del Partito di Unità Socialista di Germania al tempo della DDR. Hanno anche recuperato cesti con cibi iconici, come i biscotti Hansa e le caramelle ai lamponi. Le artiste hanno poi utilizzato gli odori di questi cimeli per creare “Common Fantasy”, la fragranza della DDR, di cui si può ottenere un campione gratuito iscrivendosi sul sito. Il risultato è un profumo dolce e fumoso.
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Un progetto che guarda al passato
Il profumo fa parte di un progetto più ampio, il Research for the Bermuda Triangle (RBT), che si ispira all’ostalgie, termine coniato dopo la riunificazione tedesca per indicare la nostalgia per la Germania dell’Est. Research for the Bermuda Triangle (RBT) è un duo formato da Regina Mamou e Lara Salmon. La loro collaborazione è iniziata nel 2018 a Beirut, in Libano, presso la residenza artistica Haven for Artists. Insieme hanno realizzato progetti a Marrakech, Berlino, L’Avana e Los Angeles. Mamou è un’artista di installazioni che mettono in scene le ideologie di regimi attuali e passati. Salmon, invece, è un’artista performativa e una scrittrice che realizza progetti a livello internazionale. Proprio per le sue origini tedesche, si reca spesso a Berlino dove si è procurata molti dei materiali per Common Fantasy. I lavori per il profumo sono iniziati nel 2019 a Marrakech, presso la residenza artistica Queens Collective. Oltre al programma Scent-by-Mail dedicato alla fragranza, il progetto prevede anche un’installazione situata nel giardino delle sculture nella guardiola esterna originale del Museo Wende.
Artist Talk with Research for the Bermuda Triangle from The Wende Museum on Vimeo.
L’ostalgie: la nostalgia della vita nella DDR
Il fenomeno della ostalgie è uno dei più singolari della cultura tedesca moderna. Il termine nasce dall’unione di Ost, “est”, e Nostalgie, “nostalgia”, e indica la nostalgia per la vita nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR), appartente al blocco sovietico nel periodo della Guerra Fredda. Il concetto ha iniziato a diffondersi nei primi anni Novanta dopo la caduta del muro e non esprime necessariamente la mancanza del sistema politico della Germania comunista, ma indica piuttosto uno stato d’animo. E’ la contraddizione tra l’entusiasmo e l’ottimismo per il futuro tipici del periodo post-riunificazione e le difficoltà di convivenza tra i cittadini tedeschi riuniti dopo molto tempo nella stessa nazione.
Le difficoltà dopo la riunificazione della Germania.
La riunificazione tedesca fu percepita da molti cittadini come l’inglobamento dell’ex DDR nella BRD. I tedeschi della Germania dell’Est si sentivano smarriti, cittadini stranieri nel loro Paese. L’unificazione fu inoltre accompagnata da alcuni pregiudizi sui cittadini dell’ex DDR, vittime anche di discriminazioni. Ci furono numerosi problemi come l’aumento della disoccupazione, la diminuzione del welfare e la perdita di numerose sicurezze. Il dissidio tra un presunto ottimismo e il trauma della perdita di un mondo sono ben rappresentati anche nell’iconico film Goodbye Lenin. Al di là delle criticità più drammatiche, l’ostalgie ha anche un lato pop, se intesa come fenomeno di costume. Oggetti e manufatti di uso comune, scomparsi dopo la riunificazione, sono diventati icone di un mondo scomparso, ma da alcuni ancora desiderato.
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In copertina: (c) CC0 Pixabay