Berlino, insegnante licenziato per aver paragonato i vaccini all’Olocausto
Un insegnante ha paragonato la campagna di vaccinazione all’Olocausto in alcuni video su YouTube. Dopo la sospensione, è arrivato il licenziamento
Un insegnante di una scuola professionale nel quartiere berlinese di Wedding è stato licenziato per aver utilizzato la frase ‘La vaccinazione ti rende libero’ in un fotomontaggio durante uno dei suoi video su YouTube, paragonando la campagna vaccinale in corso all’Olocausto. Il riferimento è al noto motto ‘Arbeit macht frei’ (il lavoro rende liberi), posto all’ingresso di numerosi lager durante la Seconda guerra mondiale. Già a metà agosto, a seguito dell’episodio, l’uomo era stato sospeso dal servizio. All’insegnante era stato inoltre vietato di entrare nella scuola superiore, dove aveva brevemente insegnato dopo le vacanze estive. Secondo quanto riportato da rbb, ora sembrerebbe che l’uomo sia stato definitivamente licenziato.
Manca ancora la conferma ufficiale del licenziamento
Il Presidente dell’Unione per l’Educazione e la Scienza di Berlino (GEW), Tom Erdmann, ha dichiarato che presumibilmente l’amministrazione dell’istruzione avrebbe denunciato l’insegnante. “Chiunque abbia minimizzato il nazionalsocialismo e l’Olocausto in questo modo non è autorizzato a lavorare con gli scolari” – ha detto Erdmann. Anche la Senatrice per l’istruzione Sandra Scheeres (SPD) ha dichiarato che tali frasi sono assolutamente inaccettabili. “Per me è molto chiaro che a una persona del genere non è permesso stare insieme a bambini e giovani, soprattutto come forza pedagogica in classe” ha detto Scheeres. Lunedì 23 agosto, un portavoce della procura di Berlino aveva dichiarato che era stata presentata una denuncia contro l’insegnante e che sarebbe stata sottoposta a verifica. Tuttavia, l’Amministrazione Scolastica del Senato non ha ancora confermato il licenziamento. Già ad inizio settimana, un portavoce aveva annunciato che l’Amministrazione Scolastica non si sarebbe pronunciata su questioni personali come i licenziamenti.
La replica dell’insegnante
L’insegnante ha affermato di non trovare problematico il fotomontaggio e ha sottolineato che la dichiarazione era contrassegnata da un grosso punto interrogativo rosso. Il suo scopo era invitare gli studenti a chiedersi se la vaccinazione li avrebbe davvero reso liberi. “Penso che questo tentativo di licenziarmi sia piuttosto inutile” – ha detto l’uomo alla DPA . “Tutto quello che ricevo ora dal consiglio scolastico va dritto al mio avvocato”, ha aggiunto poi. Già lo scorso anno l’uomo aveva ricevuto un avvertimento per essersi espresso contro le misure protettive anti Covid19. L’insegnante avrebbe definito “stupido” indossare le mascherine protettive in classe e le avrebbe paragonate a delle “svastiche moderne”.
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Immagine di copertina: Olocausto Foto di Max Fischer da Pexels, Licenza Pexels