Berlino, ciclista muore investita da tir sulla Frankfurter Allee
Ciclista di 37 anni investita da un tir sulla Frankfurter Allee
Giovedì 27 maggio una giovane ciclista è stata investita da un grosso camion sulla Frankfurter Allee, una delle principali arterie del traffico di Berlino. Stando ai racconti dei testimoni, la vittima stava percorrendo una cosiddetta “pista ciclabile popup”, ovvero delimitata esclusivamente dalla segnaletica orizzontale ma priva di alcuna separazione fisica dalla carreggiata dei veicoli a motore. Un furgone per il trasporto di denaro era in sosta proprio sulla pista ciclabile, di fronte a lei. Per evitarlo, la ciclista ha dovuto eseguire un largo sorpasso sulla corsia principale, dove è stata travolta da un pesante autoarticolato in arrivo alle sue spalle. Inutili sono stati i tentativi dei soccorritori di rianimarla, la donna è probabilmente morta sul colpo. Tre dei presenti, rimasti in stato di shock, sono stati assistiti dai vigili del fuoco e l’affollata Frankfurter Allee è stata chiusa per ore.
Finora, quest’anno, undici persone sono morte in incidenti per le strade di Berlino.
La giovane è l’undicesima persona morta per le strade di Berlino quest’anno, la terza ciclista. Rispetto all’anno scorso, il numero di decessi in incidenti che coinvolgono le biciclette è leggermente diminuito, tuttavia ogni vittima è una di troppo. Due sono le dinamiche che accomunano molti di questi incidenti: piste ciclabili “popup” e grandi camion che svoltano senza rendersi conto della presenza di ciclisti alla loro destra. I sensori di cui sono dotati i camion di nuova generazione possono prevenire il verificarsi di alcuni di questi terribili incidenti, tuttavia molti dei veicoli in circolazione ne sono ancora privi.
Changing Cities e ADFC Berlin
La sera del 29 maggio le ONG ADFC e Changing Cities hanno organizzato un lungo corteo per commemorato la vittima dell’incidente di Frankfurter Allee. Come sempre quando muoiono i ciclisti, hanno lasciato sul luogo dell’incidente una bicicletta bianca, in memoria della vittima. Entrambe le organizzazioni protestano da tempo per una maggior sicurezza per i ciclisti a Berlino. Una delle richieste principali è di vietare il transito dei grossi camion senza sensori nel centro città. Un membro del consiglio di stato dell’ADFC, Beate Mücke, ha dichiarato: “Politicamente, Berlino è sulla buona strada per diventare una città più a misura di bicicletta. Tuttavia, negli ultimi due anni questo si è visto poco per strada”. L’associazione Changing Cities, nata dall’iniziativa berlinese Volksentscheid Fahrrad, ha criticato il fatto che “una pista ciclabile dipinta non è un’infrastruttura ciclistica sicura”. “La pennellata che il Senato di Berlino chiama infrastruttura ciclistica è pericolosa per la vita”, ha affermato Ragnhild Sørensen dell’associazione.
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