Volksgerichtshof, il monumentale tribunale del popolo di Berlino che processò gli attentatori di Hitler
Strumento di terrore e repressione, al Volksgerichtshof si sono svolti numerosi processi contro coloro che sfidavano il Terzo Reich
Il Tribunale del popolo (in tedesco Volksgerichtshof) è stato un tribunale “speciale” ideato dalla Germania nazista. Istituito nel 1934 sotto gli ordini del leader nazista Adolf Hitler, lo scopo del tribunale era quello di perseguire tutti i reati di tradimento. Questi includevano ad esempio crimini come il mercato nero, il disfattismo e l’alto tradimento contro il Reich. I reati commessi venivano giudicati severamente e puniti come tali. Infatti, la pena di morte veniva emessa frequentemente. Con l’istituzione del Volksgerichtshof, Hitler puntava a negare ai tribunali – fino ad allora indipendenti – il diritto di avviare procedimenti penali politici. Le sentenze venivano pronunciate in conformità con la legge nazionalsocialista vigente e miravano a reprimere principalmente membri dei gruppi della Resistenza, come la Weiße Rose, e in particolar modo si ricordano le sentenze contro i partecipanti all’Operazione Valchiria, cioè il tentativo di colpo di stato tenutosi il 20 luglio 1944.
Il suo funzionamento e i primi anni di attività
Il Volksgerichtshof aveva tre camere: due per il perseguimento dell’altro tradimento (Hochverrat) e una per il tradimento (Landesverrat). La definizione legale di tradimento è la seguente: l’alto tradimento si riferiva a crimini diretti contro “l’ordine interno dello stato, la costituzione o l’integrità territoriale dello stato”, mentre il tradimento riguardava i crimini contro la sicurezza esterna dello stato, riferendosi ad una presa di potere in relazione ad altre nazioni. Prima della battaglia di Stalingrado del 1942-43, la percentuale di casi in cui veniva emesso un verdetto di non colpevolezza era molto più elevata. Tuttavia, in seguito alla sconfitta di Stalingrado, le sentenze del Volksgerichtshof diventano sempre più spietate, negando agli imputati la presunzione di innocenza. Diversie persone venivano arrestate più volte dalla Gestapo dopo il loro processo e inviati in un campo di concentramento.
I processi più importanti e il dopoguerra
Tra i verdetti pronunciati dal Tribunale del popolo ci sono quelli hanno condannato a morte gli attentatori di Hitler, nello specifico nella sede del Kammergericht di Berlino-Schöneberg. Gli imputati avevano preso parte al complotto il 20 luglio 1944 e tramite la cosiddetta Operazione Valchiria volevano eliminare il leader nazista. In generale, molti dei condannati dalla Corte erano attivisti della Resistenza, dei gruppi come la Weiße Rose (Rosa Bianca), il Circolo di Kreisau, l’Orchestra Rossa, così chiamato dalla Gestapo. Nel 1945 l’edificio che ospitava il Tribunale del Popolo viene distrutto. Nello stesso anno termina la Seconda guerra mondiale. Solamente nel 1985 il Bundestag tedesco definisce il Volksgerichtshof come «strumento di terrore volto ad attuare la tirannia nazionalsocialista». Più di dieci anni dopo le sentenze del Tribunale del popolo vengono annullate.
Qui di seguito l’indirizzo ufficiale del Kammergericht, utilizzato nel 1944 per il processo agli attentatori di Hitler: Elßholzstraße 30-31, Schöneberg, Berlin, Deutschland
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Immagine di copertina: screenshot da Youtube