Visionär, a Berlino la quarta edizione del festival di cinema (diretto da un’italiana) dedicato a nuovi talenti
Dal 21 al 28 settembre presso l’ACUDkino ospiterà la quarta edizione del Visionär Film Festival – Encounters with new Talents.
«I cinema possono riaprire e noi possiamo finalmente iniziare il nostro festival». A parlare è Francesca Vantaggiato, direttrice artistica del Visionär Film Festival di Berlino ora arrivato alla quarta edizione. «Sarà un’edizione speciale. Nel rispetto di tutte le misure igieniche adottate per proteggere tutti, il cinema offrirà un numero limitato di posti a sedere, 32 invece degli 80 di capienza. Niente mascherina durante la proiezione, due posti di distanziamento tra gli spettatori.»
Visionär Film Festival – Encounters with new Talents: una panoramica sull’edizione 2020
Ci sono film da Cile, Colombia (in coproduzione con il Belgio), Brasile, Canada, USA (in coproduzione con Francia e Cina), Austria, Spagna e Lettonia. «Avremo 6 registi uomini e 6 registe nel concorso dei lungometraggi, e 8 registi uomini e 13 registe nei cortometraggi berlinesi. I film raccontano storie, ma sono anche un territorio per riflettere, indagare e ripensare il loro linguaggio, sia esteticamente che formalmente. I confini tra documentario e finzione sono ormai sfumati. I film d’essai e i film di genere non si escludono necessariamente a vicenda. Poiché la missione di Visionär è quella di scoprire e sostenere nuove visioni e nuovi talenti, i film selezionati riflettono anche un modo audace e insolito di sviluppare un discorso. Il programma 2020 offre una selezione internazionale di 9 opere prime o seconde in concorso per i Premi del Pubblico e della Giuria (tutte anteprime berlinesi o tedesche) e nella sezione Short Berlin Encounters, una selezione di 19 cortometraggi realizzati da registi berlinesi in gara per il Premio del Pubblico. A giudicare i 9 lungometraggi e ad assegnare il Premio della Giuria saranno tre registi: il lesothiano Lemohang Jeremiah Mosese, il tedesco Jules Herrmann e l’italiano Pippo Mezzapesa. Quest’anno l’America Latina, con lo sguardo politico dei suoi registi, ha catturato – e merita – la nostra attenzione. Il fermento sociale che segue lo stato di repressione ha bisogno di voci di denuncia che non saranno mai messe a tacere. Ora più che mai hanno bisogno di essere ascoltate».
Visionär Film Festival – Encounters with new Talents, il programma nel dettaglio
La sezione Short Berlin Encounters sarà presentata in quattro blocchi sotto un tema comune:
Of Human and Beyond – Un’esplorazione del rapporto tra gli esseri umani e ciò che è al di là di essi.
¡Viva la revolución! – Perché non smettiamo mai di lottare per i nostri diritti.
Heimat(en) – Non c’è nessun posto come casa.
Death&Desire – Possono andare pericolosamente insieme, a volte può essere divertente, altre volte no.
Una sezione di cortometraggi realizzati da registe* del Nord Europa sotto il nome di Panorama Nordic | Female* Voices sarà il focus speciale di questa prossima edizione. Si tratta di una sezione curata che cambia ogni anno e che intende richiamare l’attenzione su temi, regioni e concetti specifici. I paesi in focus saranno: Finlandia, Islanda, Lituania, Svezia.
Ci sarà poi un omaggio a Cheryl Dunye, regista, scrittrice e attrice afroamericana di fama mondiale, emersa come parte della “Queer New Wave” all’inizio degli anni Novanta. Visionär presenterà il suo primo lungometraggio, The Watermelon Woman, che ha vinto il Teddy Award come miglior lungometraggio al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 1996. Ambientato a Philadelphia, The Watermelon Woman è la storia di Cheryl (Cheryl Dunye), una ventenne lesbica nera che lotta per realizzare un documentario su Fae Richards, una bellissima e inafferrabile attrice di colore nei film degli anni Trenta, popolarmente conosciuta come “The Watermelon Woman”. The Watermelon Woman è chiaramente una metafora della ricerca dell’identità, della comunità e dell’amore di Cheryl.
Come evento multidisciplinare, Visionär ospiterà un concerto cinematografico sotto il nome di Kino Sonico: si tratta di un progetto femminile in cui due note musiciste elettroniche sviluppano nuove colonne sonore per film muti realizzati da una donna pioniera del cinema. I cortometraggi di Alice Guy-Blaché del 1912, Falling Leaves e Making an American Citizen, saranno proiettati insieme alla performance live di Marion Wörle aka Frau W e Lena Kocisova aka Akkamiau. Guy-Blaché è stata una produttrice, scrittrice, direttrice del casting, scenografa e la prima regista donna – per alcuni anni l’unica regista donna – nella storia del cinema. Ha iniziato a lavorare per la francese Gaumont pictures, poi si è trasferita negli Stati Uniti e ha fondato il suo studio, Solax. Ha realizzato più di 1.000 film. Come una pioniera del genere sia potuta svanire nel nulla ha a che vedere con il suo genere e con il fatto che la storia del cinema sia stata scritta da uomini. Infatti, mentre i suoi colleghi uomini sono stati glorificati, il lavoro di Guy-Blaché è stato trascurato, se non addirittura attribuito a uomini.
Insieme a Filmnetzwerk saranno organizzati due talk:
ENCOUNTERS: Prospettive decolonizzanti – Una conversazione con Lemohang Jeremiah Mosese sul giovane cinema africano.
ENCOUNTERS: Ripensare la distribuzione – Con Mubi e Interfilm.
Visionär Film Festival 2020 – Encounters with New Talents
21 al 28 Settembre 2020
presso l’ACUDkino
Veteranenstraße 21, 10119 Berlin-Mitte
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