Spreepark, il leggendario lunapark di Berlino si prepara alla riapertura
Presto si potrà tornare allo Spreepark: il famoso lunapark si prepara all’apertura del 2024
Lo Spreepark si prepara a rinascere. Nei primi mesi del prossimo anno, l’incarico di ricostruzione della ruota panoramica dello Spreepark sarà accolto. La ruota potrà essere così smontata, ristrutturata e ricollocata per diventare una vera propria opera d’arte. A partire dall’inaugurazione prevista per il 2024, gli ospiti torneranno ad ammirare il cielo berlinese sospesi a 40 metri d’altezza e a specchiarsi nel bacino d’acqua sottostante. Si stima che i costi ammonteranno a 3,8 milioni di euro. Per quanto riguarda i lavori, esperti del TÜV (Technischer Überwachungsverein) ritengono che gran parte della vecchia struttura della ruota, risalente a 30 anni fa, possa ancora essere preservata. Secondo Bettina Riese, l’attrazione deve invece essere messa interamente a nuovo. «Tutti i raccordi a vite devono essere sostituiti. A causa degli elevati requisiti di sicurezza di una ruota panoramica, è probabile che anche le cabine debbano essere sostituite» afferma la portavoce della società Grün Berlin. A questo proposito, sono state prese in esame diverse idee creative per rendere la ruota un perfetto connubio tra arte, cultura e natura. L’alternativa è quella di dare alla città un nuovo punto d’illuminazione.
La storia dello Spreepark, il parco divertimenti della DDR
Lo Spreepark venne inaugurato il 4 ottobre del 1969, in occasione del 20° compleanno della DDR. Cosi come qualsiasi prodotto nato nella Berlino est, anche questo parco divertimenti doveva differenziarsi dalla concorrenza capitalista. Nasceva così il “VEB Kulturpark Berlin”, un’area verde di 60 ettari di cui 18 destinati all’educazione del popolo e all’intrattenimento. Ciò che attirava i visitatori, che si calcola fossero circa 1,5 milioni l’anno, era però soprattutto la ruota panoramica alta 40 metri, divenuta fin da subito il simbolo del parco. Il declino cominciò dopo la caduta del Muro: le presenze scesero a circa 500 mila e le infrastrutture si degradarono. L’attuale nome Spreepark, però, risale al 1991, anno in cui il giostraio Norbert Witte si aggiudicò l’appalto e pianificò diverse trasformazioni. I visitatori, tuttavia, non aumentavano. Così, nel 2004, Witte lasciò definitivamente il parco, ormai poco più che una meta da brivido per ragazzi e ragazze in cerca di avventura. Dal 2009, in linea con il boom del turismo dark, i visitatori hanno iniziato ad addentrarsi nel parco abbandonato nei fine settimana e nei giorni festivi grazie ad alcune visite guidate. Secondo la società Grün Berlin GmbH – società statale che si occupa di moltissimi parchi a Berlino – il parco meritava però un destino diverso. Nel 2016, perciò, decise di assumere la direzione dei lavori per dare un nuovo volto all’area.
Non è la prima volta che la società Grün Berlin GmbH pianifica di aprire interamente il parco
È dal 2016 che la società Grün Berlin GmbH porta avanti il progetto di bonifica, pianificazione e ricostruzione del parco. Le prime visite guidate erano previste già nella stagione primaverile del 2016, ma i lavori si sono protratti più del previsto. La seconda fase è cominciata solo nel febbraio del 2019, quando sono state pianificate le singole aree. Da quel momento qualcosa si è mosso: il 14 e 15 settembre hanno ripreso le visite guidate con l’“Open Spreek”, dove il pubblico ha avuto la possibilità di vedere il vecchio e il nuovo parco partecipando al suo sviluppo. Ma c’è ancora molto da fare. La prossima data – secondo i piani della società – è il 2024, quando il parco dovrebbe rinascere con la sua nuova ruota panoramica.
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Immagine di copertina: Grün Berlin GmbH