Kurt Gerron, la star ebraica del cinema tedesco che girò film per i nazisti, ma finì comunque ad Auschwitz
Kurt Gerron fu soldato, medico, attore e regista
Kurt Gerron fu un attore e regista tedesco. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale, prima come soldato e poi come medico. Dopo il conflitto si dedicò alla sua passione, ovvero il cinema. Inizia la sua carriera come attore, recitando in molte pellicole di successo. Lavora ad un ritmo frenetico: nel solo 1927 prese parte a 27 film. Successivamente decise di lavorare come regista. Le sue pellicole non sono particolarmente brillanti ma hanno un discreto successo fra il pubblico. Con l’avvento del nazismo purtroppo la sua vita cambia. Viene denunciato come ebreo, ma egli non fu inizialmente preoccupato. Anche quando fu costretto a emigrare in diversi paesi europei ritiene che il nazismo non sarebbe durato. Purtroppo si sbagliava. Verrà internato in diversi campi di concentramento per poi essere ucciso ad Auschwitz nell’ottobre 1944.
Al regista viene proposto due volte di trasferirsi a Hollywood, ma Gerron rifiuterà sempre
Con l’inizio della persecuzione degli ebrei, Kurt Gerron è costretto a trasferirsi a Parigi con la moglie. Le sue condizioni economiche non sono delle migliori, ma nonostante questo aiuta un suo amico a trasferirsi a Hollywood. In Francia continua comunque la sua carriera di regista. Nel frattempo la Germania invade la Francia ed è costretto a muoversi nei Paesi Bassi. Gli verrà proposto in due occasioni un incarico a Hollywood, ma Gerron rifiuterà entrambe le volte. Quando la Germania invade i Paesi Bassi, il regista viene deportato nel campo di concentramento di Theresienstadt. Questo è un campo di concentramento per intellettuali ebrei, artisti, pittori, scrittori e musicisti, la cui scomparsa avrebbe destato troppi sospetti. In realtà è un campo di smistamento per i campi di sterminio di Treblinka e Auschwitz.
A Kurt Gerron viene proposto di girare un film a Theresienstadt per avere salva la vita
La comunità internazionale diviene sospettosa sul destino degli ebrei catturati in nord Europa. Nel campo di Theresienstadt viene quindi proposto a Gerron di girare un film in cui si mostra una falsa realtà del campo. Il film si intitola “Il Führer dona una città agli ebrei” (vedi estratto sopra). Al regista viene promesso che in cambio della pellicola gli sarà salva la vita. Purtroppo non fu così. Il 12 settembre 1944 il film sarà terminato ma non vedrà mai la luce. Il 28 ottobre 1944 Kurt Gerron sarà deportato ad Aschwitz e subito ucciso. Insieme a lui moriranno tutte le comparse del film. Le pellicole andarono perdute, se non per alcuni frammenti inseriti nei cinegiornali.
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Immagine di copertina: Screenshot da Youtube