Heartfield, l’uomo che usò l’arte come arma contro Hitler
John Heartfield, l’artista tedesco inventore del fotomontaggio politico come strumento di propaganda
John Heartfield nasce a Berlino nel 1891 ma è costretto a trasferirsi a soli quattro anni prima in Svizzera e poi in Austria dopo che suo padre, uno scrittore socialista, viene accusato di blasfemia. Poco tempo dopo, Heartfield viene abbandonato da entrambi i genitori e lui e i suoi fratelli sono lasciati in affidamento ad alcuni parenti. La sua carriera inizia nel 1908 a Monaco quando inizia a studiare arte e design e a lavorare in un’azienda di stampa commerciale. Nel 1914, all’inizio della prima guerra mondiale, Heartfield viene arruolato ma un anno dopo è congedato dall’esercito a causa di una malattia nervosa simulata. Dopo aver fatto ritorno a Berlino, Heartfield inizia a pubblicare un giornale clandestino assieme al noto artista George Grosz e a suo fratello. I tre iniziano a combinare arte e politica creando una serie di opuscoli, opere d’arte, poster e pubblicazioni secondo lo stile Dada che prende piede all’inizio degli anni Venti. Nel gennaio del 1918, Heartfield si unisce al Partito Comunista Tedesco (KPD) appena fondato e per il quale produce una grande quantità di scritti, disegni, poster e altro materiale. Tra il 1929 e il 1938 Heartfield, lavora per il settimanale propagandistico AIZ, acronimo di Arbeiter Illustrierte Zeitung (Giornale Illustrato dei Lavoratori). Proprio per l’AIZ l’artista produce alcune delle sue opere più famose contro Hitler. Nel 1933, poco dopo l’ascesa al cancellierato di Hitler, Heartfield è costretto a fuggire a Praga e viene privato della cittadinanza tedesca. Nel 1938, quando è alla quinta posizione tra i ricercati della Gestapo, trova rifugio a Londra. Fa ritorno in Germania dodici anni dopo, prima a Lipsia e poi a Berlino dove rimane fino alla sua scomparsa nel 1968.
L’arte come arma per combattere il regime nazista
Il successo e la fama di Heartfield sono dovuti in parte al suo incredibile lavoro come artista ma, soprattutto, al coraggio dimostrato nella sua guerra contro il regime nazista. Le sue opere satiriche contro Hitler sono apparse sulle copertine dell’AIZ e nelle edicole di tutta la città negli anni in cui il regime stava attuando la sua ascesa. Anche dopo essere diventato un bersaglio nazista Heartfield ha continuato il suo impegno contro l’imposizione delle ideologie del regime. La sua arma e strumento principale per raggiungere il suo pubblico costituiscono elementi che hanno fatto di lui un grande innovatore. La principale tecnica con cui venivano creati i suoi lavori era quella della rotocalcografia, ovvero un processo di incisione in cui immagini, disegni e parole vengono incisi sulla lastra o sul cilindro di stampa. Attraverso questa tecnica, assolutamente innovativa per l’epoca, l’artista produce 240 fotomontaggi per le copertine della rivista AIZ. I suoi fotomontaggi costituiscono oggi un’importante collezione di opere d’arte e una storica testimonianza di critica sociale.
La John Heartfield Exhibition racconta la sua storia e promuove artisti moderni influenzati dal maestro del collage politico
Dietro la scia propagandistica lasciata dallo storico artista Heartfield, è stata creata la John Heartfield Exhibition. Si tratta di una mostra che promuove l’arte e gli artisti che con coraggio si oppongono a regimi fascisti ed autoritari ma anche al razzismo, alla xenofobia, alla negazione del cambiamento climatico ed altri temi di ingiustizia sociale. La John Heartfield Exhibition è stata ospitata in diversi musei e gallerie importanti tra cui la Tate Modern a Londra e il Moma di New York. Il curatore della mostra è John J. Heartfield, il nipote di John Heartfield, che porta avanti l’eredità artistica e il messaggio anti violenza del nonno come esempio per le future generazioni.
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Immagine di copertina: John Heartfield in Zwolle ©MJ Klaver da Flickr CC BY 2.0