Germania, uomo carica la bici sul Flixbus e viaggia sul paraurti
Berlino, un uomo sale sul Flixbus ma viaggia sul paraurti della vettura
L’autista di un carro attrezzi ha visto salire un uomo sul portabici di Flixbus. Il viaggiatore sedeva su una trave a gambe penzolanti e si reggeva con entrambe le mani. L’autista dell’autocarro ha visto l’uomo e ha fatto accostare l’autista dell’autobus che stava viaggiando sull’autostrada di Berlino. Nei pressi di Reinickendorf, sull’ A100, la polizia di Berlino ha avvistato il folle viaggiatore. La foto è stata subito condivisa su Twitter.
Ubriaco sul portapacchi di Flixbus
L’uomo era ubriaco ed è stato inizialmente arrestato, ma subito dopo un prelievo di sangue è stato rilasciato. Non è chiaro per quanto tempo il clandestino abbia viaggiato con Flixbus. Al momento risulta essere sotto indagine per aver compiuto un’azione pericolosa nel traffico.
Train surfing – o la nuova sfida degli adolescenti a Berlino
Il caso dell’uomo ubriaco salito sul Flixbus ha sicuramente destato scalpore. Ma la polizia di Berlino sta cercando di combattere contro una nuova moda: il «train surfing», la folle corsa sui vagoni della linea metro. Oltre che ad essere illegale è anche pericoloso, ma il «train surfing» promette ai giovani d’oggi adrenalina pura. Ecco cosa spinge i ragazzi a sottoporsi a questo nuovo ‘gioco’. Per la polizia e le imprese di trasporto, queste azioni audaci sono fonte di grande irritazione e paura. I surfisti più giovani non solo mettono a repentaglio la propria vita, ma ostacolano anche il regolare svolgimento del traffico ferroviario. Se l’azione va male, si verificano ritardi prolungati. Per i macchinisti un’esperienza simile è spesso traumatica. Il «train surfing» è l’atto di aggrapparsi alla superficie esterna del vagone in movimento, o anche quello di saltare da un treno all’altro. Il «train surfing» fonda le sue radici durante la seconda metà del XIX secolo, in un periodo i cui i lavoratori più poveri, migranti e soldati non potendo permettersi un biglietto ferroviario, salivano sui treni da clandestini. Questa pratica è iniziata dapprima come un mezzo di sopravvivenza, ma nel corso degli anni Ottanta dello scorso secolo, si è trasformata in un’eccitante sfida.
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