Germania, dipendenti Amazon si preparano a un nuovo sciopero per salari più alti
Amazon, orari di lavoro massacranti e lavoratori allo stremo. Scioperi per migliorare le condizioni dei dipendenti
Brasile, Messico, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia, Polonia, India, Bangladesh, Filippine e Australia. Sono questi gli Stati che hanno iniziato a scioperare dalla vigilia del Black Friday in poi per chiedere migliori condizioni di lavoro e salari più alti.
Anche la Germania, il più grande mercato dopo gli Stati Uniti, non si è tirata indietro. In diversi centri tedeschi, infatti, è in corso uno sciopero di centinaia di dipendenti incoraggiati dal sindacato Ver.di.
Nelle ultime settimane le condizioni dei lavoratori sono peggiorate poiché, con il lockdown in corso, molti acquirenti hanno ricorso agli acquisti online, e quindi anche ad Amazon. Gli orari di lavoro massacranti hanno portato allo stremo i corrieri e coloro che lavorano nei magazzini.
I centri Amazon in sciopero in Germania e gli obiettivi del sindacato Ver.di
Sono sei i centri Amazon che hanno preso parte agli scioperi che dureranno fino alla vigilia di Natale. Il colosso dello shopping online però confida sulla scarsa adesione e non è turbato dalle ripercussioni delle consegne nel periodo natalizio.
A Bad Hersfeld, nello stato centrale dell’Assia, i dipendenti di un centro logistico di Amazon hanno iniziato lo sciopero lunedì mattina presto. Ci si aspetta la partecipazione di circa 500 lavoratori.
A Rheinberg e Werne, nella Renania settentrionale-Vestfalia, lo sciopero è iniziato domenica sera poco prima della mezzanotte, con la partecipazione di circa 500 lavoratori e l’adesione di altri 300 operai nella città di Werne.
Lo scopo che il sindacato Ver.di vuole raggiungere con questi scioperi e quello di far riconoscere ad Amazon i contratti collettivi che che sono quelli che regolano il rapporto tra i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro in Germania.
Inoltre, il sindacato è intenzionato a puntare a una migliore salute e sicurezza sul posto di lavoro nei centri logistici di Amazon.
«Mentre la società continua ad aumentare i suoi miliardi di profitti, si rifiuta di pagare i dipendenti in base agli accordi di contrattazione collettiva. Queste sono condizioni minime», ha aggiunto il sindacato.
La reazione di Amazon alle richieste del sindacato
Amazon, dal canto suo, continua a sostenere di offrire buoni salari e perciò ha sempre rifiutato di aderire agli accordi richiesti dai sindacati.
L’azienda ha anche affermato di rendere la salute e il benessere sul lavoro una sua priorità assoluta.
La società, infine, ha insistito sul fatto che gli scioperi non avrebbero avuto alcun impatto sulle consegne nel periodo precedente il Natale, garantendo che la stragrande maggioranza dei dipendenti continua a lavorare normalmente.