Enote, l’app tedesca che si propone di digitalizzare tutti gli spartiti del mondo

Enote, l’app innovativa creata da tedeschi che elimina gli spartiti di carta e introduce quelli digitali

Enote è la recente rivoluzione nel mondo degli spartiti musicali ideata da una startup tedesca. Si tratta di un’app che offre una libreria di spartiti interattivi e che dà la possibilità ai musicisti di interagire con essi. Gli artisti possono spostarli, passare da un movimento o da una battuta all’altra, girare le pagine o cambiare le dimensioni, il font e l’aspetto delle partiture in qualsiasi momento.
Dal momento che si tratta di un’app in versione beta, cioè una versione non definitiva, per questo primo periodo si concentrerà sulle opere da solista e da camera, dal barocco al tardo romanticismo. Entro il prossimo anno i realizzatori promettono che sarà disponibile sia un repertorio orchestrale completo sia spartiti di musica classica contemporanea.
Enote si basa su una ricostruzione digitale su piccola scala del materiale musicale e questo in termini di riconoscimento di caratteri comporta una precisione pari al 99 percento, nettamente superiore ad altri programmi standard.
Sebbene il lancio ufficiale dell’app sia slittato a causa della pandemia, parecchi musicisti di tutto il mondo si sono precipitati per testarla. Per i beta tester l’app sarà gratuita, mentre gli altri utenti dovranno pagare 9,99€ al mese per usufruire della libreria composta da 150.000 partiture.

Com’è nata la idea dell’app Enote

Si può dire che Enote è nata da una beffa nei confronti di Boian Videnoff, uno dei fondatori dell’app. L’idea di Enote è venuta fuori mentre Videnoff, direttore principale della Filarmonica di Mannheim oltre che fondatore dell’app, era seduto al tavolo della sua cucina con il suo amico informatico Josef Tufan.
Videnoff  si lamentava del fallimento degli editori di spartiti musicali verso il mondo digitale e per di più veniva spesso preso in giro dal suo amico Tufan per i numerosi spartiti cartacei che si portava appresso ogni qual volta si metteva in viaggio. La decisione di affrontare insieme il problema e la fusione di due menti ha portato al risultato, dopo ben cinque anni, della prima biblioteca al mondo di spartiti musicali digitali.

Si può parlare di concorrenza con gli altri editori della musica?

È inevitabile che un’app di spartiti digitali abbia dei vantaggi. In futuro, l’app dovrebbe essere in grado di ascoltare in tempo reale e di scorrere automaticamente e a questo potrebbe addirittura aggiungersi il collegamento dei supertitoli alla musica o l’illuminazione del palco. Tutto ciò con degli spartiti cartacei non sarebbe stato possibile.
Ma allora cosa ne pensano gli editori veterani della musica come Schott, Henle o Bärenreiter? A dire il vero Clemens Scheuch, membro del consiglio di amministrazione della Bärenreiter, è rilassato: “Non è una concorrenza che temo molto”, dice. Scheuch mette in dubbio la capacità di un’azienda così giovane di fare un lavoro musicologico pari a quello di editori affermati.
Al di là di tutto, Videnoff crede che l’avvio di Enote non renderà obsoleti i grandi editori, ma era un passo necessario nel campo della musica.

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Immagine di copertina: Spartito musicale Foto di Ri Butov da Pixabay