Berlino, nuovo atto vandalico all’Isola dei Musei
Si tratta del secondo atto vandalico contro l’Isola dei Musei dopo quello, ben più grave, di inizio ottobre
Dopo poche settimane dall’attacco a 70 opere in tre delle gallerie più famose dell’Isola dei Musei, il polo culturale nel centro di Berlino è stato nuovamente preso di mira da un raid vandalico. La sera di venerdì 23 ottobre, alcuni giovani ragazzi hanno imbrattato la vasca di granito, progettata dall’architetto Karl Friedrich Schinkel, e posta di fronte all’Altes Nationalgalerie. Un testimone aveva chiamato la polizia dopo che aveva notato, intorno alle 23:30, un gruppo di 10-15 persone che stavano imbrattando il monumento. Subito sono intervenuti gli agenti che sono riusciti ad arrestare due persone, un 17enne e un 21enne, colti in flagranza di reato. Il più giovane è stato subito affidato ai genitori, mentre il 21enne, dopo aver passato poche ore in centrale, è stato rilasciato, ma sono stati entrambi denunciati per danneggiamento di una proprietà pubblica. Il movente che ha mosso i giovani non è ancora stato chiarito, ma la polizia esclude che il gesto di venerdì sia collegato all’imbrattamento delle opere avvenuto il 3 ottobre, dato che i graffiti non hanno nessun significato politico.
“Weltoffenheit” gefordert und bekommen.
Zufrieden, Parzinger?#Museumsinsel pic.twitter.com/upJPU5IppP— Musternutzer (@musternutzer) October 24, 2020
«Non si può negare che la cultura sia sotto attacco. Serve una maggiore protezione»
Il Presidente della Stiftung Preußischer Kulturbesitz, Hermann Parzinger, dopo il secondo attacco vandalico ha dichiarato che « la caratteristica e famosa vasca di granito di fronte all’Altes Museum è stata terribilmente imbrattata. Non si può più negare: la cultura è sotto attacco. Ora non solo abbiamo bisogno di una maggiore protezione per i nostri tesori, ma abbiamo bisogno di un dibattito sociale su come difendere i nostri valori culturali». I danni dovranno adesso essere valutati da un restauratore.
Ben più gravi i danni alle opere causati dal raid vandalico del 3 ottobre
Il 3 ottobre ignoti vandali avevano imbrattato più di 70 opere tra sarcofagi, statue e dipinti in tre tra le più famose gallerie dell’Isola dei Musei. I criminali avevano spruzzato una sostanza oleosa sulle opere che ha reagito poco tempo dopo macchiando indelebilmente le opere. L’attacco era stato definito come il più grave atto vandalico contro opere d’arte dal dopoguerra ad oggi, un vero e proprio attentato contro il patrimonio artistico della Germania. Al momento, come riportato anche dalla Berliner Zeitung, il maggiore sospettato del crimine è Attila Hildmann. Ex chef vegano, Hildmann ha dichiarato (anche se il termine giusto è, probabilmente, ‘farneticato’) che il Pergamon Museum sarebbe il quartier generale di un’élite di satanisti che qui si riunirebbero ogni notte. Secondo Hildmann, a capo della mefistofelica congrega vi sarebbe la Cancelliera Angela Merkel.
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