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Berlino, massiccia operazione di polizia sfratterà a breve il celebre Liebig34

Occupato da 30 anni, l’edificio in Liebigstraße 34 nel quartiere di Friedrischain, sede di uno storico collettivo anarco-queer-femminista Liebig34 verrà presto sgomberato

Occupato sin dal 1990, l’edificio sito in Liebigstraße 34, verrà sgomberato venerdì 9 ottobre, come deciso dal giudice. La casa è la sede dello storico collettivo anarco-queer-femminista Liebig34 che qui ha anche aperto lo spazio per eventi L34-Bar. Ad effettuare lo sgombero sarà un ufficiale giudiziario che verrà accompagnato da numerosi poliziotti. Una precauzione necessaria dato che alcuni gruppi anarchici e di estrema sinistra hanno annunciato, come riportato da RBB, una forte resistenza allo sgombero. La polizia ha annunciato il divieto di raduni sin da giovedì 8 ottobre in Liebigstraße e nella vicina Rigaerstraße. Inoltre, in queste zone verrà consentito l’ingresso solo ai residenti e verranno rimosse tutte le auto e i cassonetti. La scuola elementare Justus-von-Liebig e l’asilo nido Tausendfüßchen, entrambi in Liebigstraße, rimarranno chiusi il giorno dello sgombero. «I bambini, il corpo docente e tutto il personale devono poter accedere alla scuola in sicurezza e senza ostacoli, il che non sembra essere garantito» ha dichiarato a RBB la portavoce dell’amministrazione distrettuale Sara Lühmann.

Liebig34 è uno degli ultimi simboli della scena radicale di sinistra di Berlino che verrà spazzata via dalla speculazione immobiliare

Il progetto Liebig34 nasce nel 1990, un periodo in cui numerose case dell’ormai ex Berlino Est venivano occupate. Dopo pochi anni l’occupazione venne parzialmente legalizzata e, nel 1999, il collettivo decise di continuare la sua attività accogliendo solo donne e lesbiche. Successivamente le attività furono aperte anche alle transessuali. Attualmente all’interno della casa occupata vivono quasi 40 donne, cani e gatti. Nel 2008 il collettivo tentò di acquistare l’intero palazzo, una trattativa che non andò, purtroppo, a buon fine. In quell’anno, infatti, il palazzo venne comprato dalla società immobiliare Siganadia Grundbesitz GmbH, di proprietà di Gijora Padovicz, speculatore che possiede quasi 2.000 case in tutta Berlino. Ancora non si sa cosa ne sarà dell’edificio in Liebigstraße 34 ma è molto probabile che dallo spazio verranno ricavati nuovi appartamenti da mettere in vendita o da affittare. Lo sfratto del Liebig34 segna la fine di uno dei luoghi simbolo di Berlino, uno degli ultimi baluardi della libertà di espressione, spazzato via dalla logica capitalista della speculazione immobiliare che, a poco a poco, sta divorando tutta la città.

 

 

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Nonostante il divieto della polizia molti manifestanti si sono già riuniti per protestare

Già lo scorso sabato 3 ottobre numerosi manifestanti hanno protestato contro lo sgombero. Secondo quanto riportato dalla polizia, i manifestanti erano circa 2.000, che hanno manifestato da Samariterplatz verso Volkspark Friedrichshain fino a Margarete-Sommer-Straße. Secondo quanto riportato da RBB, ci sono stati arresti isolati, ma la polizia non ha segnalato incidenti gravi fino a tarda sera. Stando a quanto riportato dai media, la manifestazione è stata dichiarata conclusa dall’organizzatore intorno alle 22:30. Un’altra piccola manifestazione ha avuto luogo la mattina di domenica 4 ottobre. In questo caso, secondo la polizia, c’erano poco più di 150 persone che hanno dato alle fiamme un SUV in Richard-Ermisch-Straße, vicino alla sede di Liebig34.

 

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Immagine di copertina: Immagine di Stephan Wusowski da Pixabay