A Berlino verranno esposte due opere appena ritrovate di arte nazi
Scoperte due opere perdute dello scultore preferito di Adolf Hitler. Pezzi di Arte Nazi esposti alla Kunsthaus Dahlem ci mostrano un paese che dialoga con il passato.
Solo negli ultimi anni i musei e le istituzioni culturali dell’intera Germania stanno iniziando a mostrare pezzi di Arte Nazi collegati con un triste passato, spesso considerato un tabù. La prima mostra di questo tipo era stata progettata nel lontano 1974, una data forse troppo vicina alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ciò portò a numerose proteste e critiche che fecero sì che la mostra non aprisse nemmeno al pubblico. Nonostante questa prima esperienza, negli anni le istituzioni culturali hanno potuto mostrare alcune delle numerose opere d’arte tenute nei magazzini. Dimenticate per decenni, queste opere mostrano un passato che è stato realtà. Questa volta è stata la Kunsthaus Dahlem di Berlino a esporre due opere di Arno Breker, lo scultore preferito di Adolf Hitler, in un’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2021.
Due opere d’Arte Nazi riportate alla luce per caso
Si tratta di due opere che erano seppellite dalla fine della Seconda Guerra Mondiale nel giardino dello studio dell’artista. L’edificio divenne nel 2015 proprietà della Kunsthaus Dahlem, un’istituzione culturale che si dedica al modernismo del Dopoguerra. Durante dei lavori, gli operai hanno così trovato queste due opere che portano a chiederci quante altre opere risalenti al periodo del secondo conflitto mondiale siano rimaste nascoste. Erano state numerose le opere commissionate da Hitler all’artista tedesco morto nel 1991, molte delle quali esposte in edifici pubblici. Le due sculture di Arte Nazi rappresentano due teste maschili. La prima rappresenterebbe un uomo appartenente alla comunità Rom o Sinti che l’artista incontrò negli anni 20 a Parigi. Non si sa quale fosse il significato reale attribuito a questo personaggio, rappresentato da numerose opere di Breker
Un cambio di traiettoria negli ultimi anni.
Numerose sono state le mostre riguardati l’Arte Nazi negli ultimi anni, in diverse città della Germania: ricordiamo Monaco nel 2012 e Amburgo nel 2016. «Stiamo iniziando a trarre i benefici da una generazione più giovane che non ha certi legami emozionali con quel periodo», ha dichiarato Dorothea Schöne, direttrice della Kunsthaus Dahlem. «I giovani di oggi hanno un approccio più neutrale al riguardo».
Le parole di Dorothea Schöne fanno forse presagire un cambio in positivo delle nuove generazioni in un paese che spesso sente la zavorra di quel passato che bisogna lasciarsi alle spalle, ma che tuttavia non bisogna dimenticare. Molti hanno inteso il fatto di lasciarsi alle spalle gli avvenimenti del secolo scorso come una trasformazione di quegli argomenti in tabù. Rispetto a questo, è curioso e interessante vedere le opinioni di molti tedeschi, che si esprimono in modo più o meno divergente sull’argomento. Alcuni sostengono perfino la satira su Hitler e l’era nazista. Tuttavia, una è l’opinione assai diffusa: bisogna apprendere dalla storia per non ripetere gli stessi errori. Probabilmente l’arte è uno dei mezzi che aiutano a raggiungere l’obiettivo traendo vantaggi dal passato.
Kunsthaus Dahlem
Käuzchensteig 8 – Berlin Dahlem
Aperto dal mercoledì al lunedì
dalle 11 alle 17
Costo del biglietto: 6 euro intero; 4 euro ridotto
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Immagine di copertina: Arno Becker ©The-JMG da Flickr CC BY-NC-SA 2.0